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Fmi taglia le stime, Pil italiano nel 2011 a +0,8%

Sforbiciata del Fondo Monetario Internazionale alle stime di crescita dell'Italia. Nella bozza del World Economic Outlook, il Fmi prevede che nel 2011 il Pil italiano avanzerà dello 0,8%, 0,2 punti percentuali in meno delle stime di giugno, e nel 2012 la crescita rallenterà allo 0,7%, cioè 0,6 punti in meno rispetto alle precedenti previsioni.

Il Fondo Monetario Internazionale ha tagliato le proprie stime di crescita per Eurolandia. Nel 2011 la crescita si fermerà all'1,9%, 0,1 punti percentuali in meno rispetto alle previsioni di giugno scorso, mentre per il 2012 la revisione al ribasso è di 0,3 punti all'1,4%. E nella bozza del World Economic Outlook il Fmi mette in guardia dal rischio che "la crisi vada oltre il controllo dei policymakers, nonostante la forte risposta politica adottata nel summit europeo di luglio".

"Se i rischi al ribasso proseguono la Banca Centrale Europea avrebbe spazio per allentare ulteriormente la propria politica monetaria". Parola del Fondo Monetario Internazionale che avverte anche che "la Bce dovrà continuare a intervenire con forza sui mercati dei titoli del debito sovrano per fermare l'eccesso di volatilità".

Secco taglio del Fondo Monetario Internazionale alle previsioni di crescita per gli Usa. Sullo sfondo di un'ondata di revisioni al ribasso,  che "la revisione più considerevole è la riduzione delle stime di crescita degli Usa nel 2011 e 2012". Per quest'anno infatti il Fmi ha tagliato di quasi un punto (0,9 punti percentuali) il Pil americano al +1,6%, e per il prossimo ha ridotto la propria stima di crescita di 0,7 punti al +2%. Per gli Usa "la prima priorità è di avviare presto un piano di riduzione del deficit nel medio periodo". Il Fmi non manca di puntare il dito contro i rischi che potrebbero derivare "da un impasse politico sul consolidamento di bilancio".

Secondo il Fmi in ogni caso "le profonde divisioni politiche mantengono una profonda aurea di incertezza circa gli sviluppi della politica Usa".