Il Governo ha convocato le parti sociali per giovedì mattina per un confronto sui temi della crisi. Il giorno prima, mercoledì, Berlusconi riferirà a Camera e Senato sulla situazione economica.
Le opposizioni parlamentari, Pd e Udc in testa, vedranno le parti sociali giovedì pomeriggio. L'agenda è stata fissata dopo una serie di telefonate del segretario Pd, Pierluigi Bersani, con i leader delle opposizioni e i rappresentanti delle parti sociali.
"Il presidente del Consiglio ha dato una disponibilità piena sia al confronto parlamentare che con le parti sociali", per cui dopo l'informativa al Parlamento, che dovrebbe svolgersi mercoledì e giovedì Berlusconi parteciperà all'incontro con la Confindustria, con i sindacati e con le parti sociali. Lo rende noto il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto.
Disponibilità a incontrare e avviare un confronto con le parti sociali su eventuali misure per fronteggiare la crisi e, soprattutto, rilanciare la crescita, ma "forti perplessità" su un intervento in Parlamento di Silvio Berlusconi. Questa, secondo quanto viene riferito sia da fonti ministeriali che del Pdl, la linea del governo che sta prendendo piede nelle ultime ore. Il premier, viene spiegato dalle stesse fonti, oggi dovrebbe rimanere ad Arcore e in serata potrebbe incontrare lo stato maggiore della Lega.
Il primo contatto ufficiale tra il governo e le parti sociali si svolgera' giovedi' mattina, ma la presenza del presidente del Consiglio all'incontro resta incerta. Anche il segretario del Pdl, Angelino Alfano, si muovera' per avviare un dialogo con le parti sociali sulla crisi, diponibile anche a un confronto con l'opposizione.
Questa mattina il ministro leghista, Roberto Calderoli, ha sottolineato ai microfoni di Rainews che "riferire in Parlamento oggi prima di elaborare i progetti sarebbe poco credibile". Aggiungendo che "nell'immediato nessuno ha risposte definitive, vediamo di mettere insieme le migliori idee disponibili".
