«Le nuove regole della Finanziaria che prevedono un nuovo assetto delle festività civili rischiano di avere pesanti effetti sull'industria del turismo e della cultura. Comparti che da sempre puntano sulle festività per una destagionalizzazione del flusso turistico», questa l'analisi del deputato del Pdl Bruno Murgia in merito alle norme contenute nel decreto legge che si accinge ad essere discusso dal Parlamento.
«Sono in pericolo centinaia di aziende e migliaia di posti di lavoro – spiega il componente della Commissione cultura – Un danno che secondo alcune analisi sfiorerebbe i cinque miliardi di euro. Una perdita che non verrebbe compensata dall'aumento della produttività del settore industriale nel suo complesso. Come dichiarato da alcuni autorevoli studiosi i risultati potrebbero essere addirittura negativi per quanto riguarda la produttività oraria del lavoro. Parole a cui hanno fatto eco anche Confindustria e varie associazioni di categoria. Dopotutto, lo stesso Giulio Tremonti ha parlato di un aumento nel valore del Pil pari allo 0,1 per cento. Numeri che devono spingere ad una maggiore cautela».
«Il turismo è sempre stato uno dei settori più vivaci della nostra economia – conclude Murgia – Non vale la pena metterlo in difficoltà per un aumento della produttività condizionato dall'influenza di diversi fattori. Nella maggior parte dei nostri competitor la normativa sulle festività non prevede accorpamenti. Una regolamentazione simile si rintraccia negli Stati Uniti ma restano comunque escluse le festività civili più importanti. In molti Paesi d'Europa le scuole prevedono addirittura più di uno stop durante l'anno scolastico. Pause che, evidentemente, sono in grado di convivere con i livelli di produttività del comparto industriale e l'incremento del valore aggiunto». Red