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Ahmad Jamal grande protagonista domani a Berchidda (ore 21:30).

Spicca il nome di Ahmad Jamal nella locandina della quarta giornata di Time in Jazz, il festival diretto da Paolo Fresu nella sua Berchidda (provincia Olbia-Tempio) e in altri centri vicini, che ha preso il via martedì scorso (9 agosto) e andrà avanti fino al prossimo (16 agosto). Il grande pianista americano, fra gli ospiti più attesi e prestigiosi, è attesodomani (venerdì 12) alle 21:30 per il primo dei concerti che questa ventiquattresima edizione ha in programma sul palco “centrale” di Piazza del Popolo. Ottantun anni appena compiuti (è nato a Pittsburgh, in Pennsylvania, il 2 luglio 1930), tra i massimi interpreti del pianoforte jazz moderno, Ahmad Jamal approda a Berchidda alla testa di un quartetto con James Cammack al contrabbasso, Herlin Riley alla batteria e Manolo Badrena alle percussioni. 

Oltre che per l'eccezionale padronanza tecnica e per il sound inconfondibile, le sue innovazioni ritmiche, la ricchezza melodica e le colorate percezioni armoniche, Ahmad Jamal è famoso anche per una serie di standard insoliti e di proprie composizioni che hanno influenzato, tra gli altri, anche il grande Miles Davis, che nella sua autobiografia ha elogiato le speciali qualità artistiche del pianista di Pittsburgh. Pubblicato nel gennaio del 2010, il suo ultimo disco, “A Quiet Time”, è stato disco dell'anno su Jazz Radio, mentre l'antologico "The Complete Ahmad Jamal Trio Argo Sessions 1956-1962", uscito sei mesi dopo, è stato riconosciuto come la miglior riedizione dalla French Jazz Academy. 

Prima del suo clou, la giornata di domani (venerdì 12) di Time in Jazz sarà scandita come sempre da tanti altri appuntamenti, musicali e non solo. Il primo è alle 11 a Olbianella Basilica di San Simplicio, con Luciano Biondini, già protagonista “en solitaire” ieri mattina a Berchidda, in duo con Javier Girotto. Un sodalizio artistico, quello del fisarmonicista umbro con il sassofonista argentino, che conta undici anni di attività e due album: il secondo, “Terra madre” (del 2005), presta il titolo al loro concerto e testimonia bene la poetica del duo: musica che prende spunto dall’Argentina e dalla musica mediterranea, terreno di ricerca per un discorso lirico e coinvolgente che supera i confini del jazz. 

Terre di Mezzo si chiama invece il quartetto con cui il festival fa tappa nel pomeriggio (ore 18) a Mores, nella chiesa di Santa Lucia. La sua è una musica che rispecchia gli innumerevoli colori etnici del Mediterraneo senza mai abbandonare le radici del jazz, matrice comune a tutti i componenti di questo gruppo attivo dal 1995: il sassofonistaEmiliano Rodriguez, il contrabbassista Roberto Bartoli, il batterista Ettore Fioravanti e ancora Luciano Biondini alla fisarmonica.

Intanto, a bordo della nave della Sardinia Ferries in viaggio da Civitavecchia (partenza ore 14:15) alla volta del porto sardo di Golfo Aranci, ritorna l'ormai consueta “concertazione navale”: un evento di Time in Jazz che si rinnova per il sesto anno consecutivo grazie alla collaborazione della compagnia delle navi gialle, e che stavolta ha per protagonisti Les Tambours de Brazza. Lo spettacolare ensemble congolese sarà protagonista nei prossimi giorni delle “parate” per le vie di Berchidda, prima dei concerti serali, e poi la notte di ferragosto sul palco centrale in piazza del Popolo, per l'immancabile festa finale del festival. 

Altri due appuntamenti musicali completano la serata di domani (venerdì 12) a Berchidda. Dopo l'attesissima esibizione di Ahmad Jamal, i riflettori si spostano intorno alla mezzanotte in piazza Funtana Inzas per un concerto della Banda musicale “Bernardo De Muro”: presenza ormai abituale del festival, la banda del paese, diretta da Antonio Meloni, spazierà dallo swing di Glenn Miller al jazz rock elettrico di Jaco Pastorius, Joe Zawinul, Miles Davis e Herbie Hancock con un programma all'insegna di “Terra! Viaggio alla riscoperta della musica Americana del Novecento”. 

Infine, verso l'una, si inaugura lo spazio “dopoconcerto” che animerà le prossime nottate berchiddesi ogni volta con uno dei quattro gruppi selezionati attraverso il concorso “Time Out” appositamente bandito a marzo. Aprono la serie gli Stereonoise EXP, eclettico ensemble cagliaritano che guarda al jazz elettronico nordeuropeo ma senza dimenticare le proprie radici mediterranee: sul palco Carlo Porrà (live electronics), Mario Massa (tromba), Stefano Rachel (pianoforte) e Carla Polce (voce). 

Oltre alla fitta parte musicale, domani (12 agosto) prendono il via alcune nuove iniziative del festival. Dopo il successo della scorsa edizione, ritorna Flavio Soriga con "Berchidda Beach - Il Time in Jazz come non l'avete mai sentito raccontare", una sorta di “diario di bordo” quotidiano con cui lo scrittore sardo (di Uta) ogni sera, fra un set e l'altro, racconterà dal palco di Piazza del Popolo i fatti, i personaggi e le curiosità del festival dal suo arguto punto di vista: un reading-racconto che trae ispirazione dal suo ultimo libro “Nuraghe Beach”, uscito lo scorso luglio.

Ancora i libri e la scrittura saranno al centro di “BookCrossing”, un progetto nato con questa edizione in collaborazione con le case editrici Ilisso e Il Maestrale di Nuoro, AIPSA e Condaghes di Cagliari e le librerie Max 88 e Koinè di Sassari: ogni casa editrice e libreria porta in dote al festival una nuova proposta del proprio catalogo, che sarà presentata durante i giorni della rassegna e messa a disposizione del pubblico. Si comincia domani (12 agosto) a mezzogiorno al Cabanna's Cafè di Berchidda, con la prima presentazione in programma, "Vicolo rosso" di Augusto Secchi, edito da Condaghes.

Continuano poi gli appuntamenti de “Il respiro della Terra”, la rassegna di film e documentari curata dal regista Gianfranco Cabiddu, come sempre in linea col tema del festival: in programma, a partire dalle 16, al Nuovo Cinema di Berchidda,Le stagioni del bosco, di Isabella De Felici e Mauro Corona (Prod. RAI 3, 2010) e Italia/Congo - Sviluppo sostenibile e impegno sociale, di Gabriella Lasagni, (RAI 3 2010) .

Sempre nel pomeriggio, dalle 17.30 alle 19.30, nei locali della biblioteca comunale di Berchidda, secondo appuntamento anche con Tutti giù per terra, il laboratorio di animazione scientifica per ragazzi dai 6 agli 11 anni, incentrato sul tema della Terra: nato dalla collaborazione tra i ricercatori del progetto EcoFINDERS (Ecological Function and Biodiversity Indicators in European Soils), che hanno effettuato un monitoraggio sulla biodiversità del suolo nel territorio di Berchidda, e la compagnia teatrale La Botte e il Cilindro, il progetto vedrà affiancarsi artisti e ricercatori con l'obiettivo di avvicinare alle tematiche scientifiche anche i più piccoli attraverso l'uso di linguaggi creativi semplici e coinvolgenti (per informazioni e prenotazioni:laboratori@bottecilindro.it, tel. 340.30.05.693/328.80.52.995).

In serata (ore 20), negli spazi dell'ex caseificio “La Berchiddese”, è attesa inoltre la performance Sgretolamento andante, evento clou del progetto Corpi in rivoluzione - Come in arte così in terra Arabo Mediterranea, presentato dalla compagnia Carovana SMI nell'ambito del più ampio progetto di cooperazione internazionale Revolutionary bodies, di cui è capofila: la produzione è stata realizzata da Carovana in collaborazione con Teatro e/o Musica di Sassari e Time in Jazz, per la regia della coreografa Ornella D'Agostino, che sarà accompagnata nella danza dalle musiche di Gavino Murgia, e dagli artisti del progetto-laboratorio Corpi in Terra- Time in Jazz 2011. 

Per tutta la giornata, negli spazi dell'ex caseificio, si possono visitare le mostre e gli eventi del PAV - Progetto Arti Visive, la sezione di Time in Jazz dedicata all'arte contemporanea, che presenta un'interpretazione del tema portante di questa edizione, la Terra, attraverso il filtro dei diversi linguaggi della ricerca visiva e delle sensibilità degli artisti che partecipano alla rassegna. Red