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Equimediterranea – Assessore Comandini: “Un pesante danno economico ad un settore che ha necessità di essere costantemente sostenuto”.

Piero Comandini, assessore provinciale al Turismo e Attività produttive, in relazione all'annullamento della rassegna internazionale dedicata al mondo del cavallo e agli appassionati degli sport equestri, Equimediterranea, ha affermato: "La promozione del territorio, anche attraverso manifestazioni come Equimediterranea, da sempre è stata una formula vincente che ha permesso di rilanciare un turismo rurale e attrarre appassionati in Sardegna, consentendo di non disperdere l'identità delle zone interne, soprattutto quelle legate al mondo del cavallo sardo e agli antichi mestieri, con risultati soddisfacenti e incoraggianti".

"Peraltro, - ha proseguito l'assessore provinciale - lo stesso Piano di sviluppo rurale della Regione Sardegna individua il cavallo come un soggetto attrattore di sviluppo e come tale da sostenere e valorizzare. Ebbene, all'interno di questo lavoro, portato avanti dalle associazioni di categoria, enti locali e appassionati, Equimediterranea e Fieracavalli hanno rappresentato dei momenti importanti per far conoscere il cavallo sardo, i territori dell’interno e l'indotto economico che ruota intorno a questo mondo. Certo, bisogna riconoscere che l'organizzazione di questi eventi non sempre ha raggiunto gli obiettivi prefissati, ma oggi la decisione della Regione di non sostenere più entrambe le manifestazioni di promozione del settore ippico costituisce un pesante danno economico ad un settore che per la sua particolarità ha necessita di essere costantemente sostenuto. Appare quindi incomprensibile la decisione della Regione Sardegna e non si capisce poi perchè siano state cancellate queste due manifestazioni, mantenendone in piedi ben altre, più costose e, per alcuni versi, poco produttive, per non dire inutili. In particolare, per la nostra provincia, che in questi anni ha sostenuto l’evento insieme al Comune di Cagliari, la decisione di annullare Equimediterranea assume un carattere ancor più negativo in considerazione degli investimenti finora fatti per sostenere e far conoscere il settore ippico, anche attraverso iniziative di supporto nel territorio, e si configura inoltre come una mancata opportunità per le produzioni enogastronomiche che durante la manifestazione venivano presentate, senza dimenticare i visitatori e operatori nazionali e internazionali che nella tre giorni di apertura della Fiera affollavano i diversi padiglioni".

"Spiace dirlo e ancor più prenderne atto, ma per l’ennesima volta - ha poi concluso Comandini - le scelte della Regione hanno penalizzato la provincia di Cagliari, privandola di un evento che avrebbe portato un po’ di reddito e qualche opportunità ai nostri operatori (alberghi, ristoranti, etc), tanto più  in un momento di crisi. Certo, tutto si può migliorare, ma solo attraverso la promozione dello sviluppo locale si può realmente rilanciare l'economia dell’Isola, costruendo quindi - e non annullando – occasioni di promozione e confronto che rappresentano in alcuni casi gli unici momenti per far conoscere il lavoro dei nostri operatori turistici". Red.