Inizierà sabato 24 settembre 2011 dalle ore 21, a Cagliari, presso il Teatro Nanni Loy in via Trentino la “Rassegna Cinematografica di Film Indipendenti” organizzata dall’Associazione Studentesca Universitaria Unica Radio e con il Patrocinio dell’ERSU di Cagliari. Tre giorni di proiezioni per promuovere i giovani registi sardi.
La rassegna inizierà sabato 24 settembre con la proiezione del film “Macchie” di Christiano Pahler e continuerà lunedì 26 settembre con “Da nessuna parte” di Stefano Schirru. Nella giornata del 27 avrà luogo la proiezione di “Uncle Bubbles” diretto da Fabrizio Marrocu.
“Macchie” è stato prodotto, scritto, diretto ed in parte interpretato dai membri dell'associazione Clturale Chine Vaganti. È un progetto nato quasi per caso e ha coinvolto, se non altro emotivamente, tutti noi. Christiano Pahler ne ha curato la regia e la fotografia, dirigendo con pazienza e dedizione attori alla prima esperienza ma carichi di grande motivazione (attori: Carlo Conti, Mosè Caboni, Angelo Piras, Antonello Murgia, Marcello Lasio, Lucia Peddio, Christiano Pahler). Si tratta di un lungometraggio che ripropone alcune delle storie pubblicate in questi dieci anni di chine con il tentativo di conservarne l'aspetto e la magia dei fumetti in bianco e nero. Anno 2008. Colonna sonora: Effelle, Claudio Cossu, Valeria Cossu, Anima di Legno, The Made in Indonesia. Montaggio: Simone Serra. Effetti speciali: Fabrizio Serra.
“Da nessuna parte” diretto da Stefano Schirru, sceneggiatura di Davide Onnis. Prendere un camper, riempirlo di birre, farci salire quattro amici e, mentre si dirigono chissà dove alla ricerca di un cambiamento, farli parlare, parlare, parlare. Questo è quello che ha fatto Stefano Schirru col suo "Da nessuna parte", pellicola indie girata in HDV per la cagliaritana Quadratino Pericoloso in collaborazione con Christo Film. I quattro protagonisti della pellicola, discretamente interpretati da Simone Carrus (curatore anche delle ripetitive ma adeguate musiche), Matteo Garau, Christiano Pahler e dallo stesso Davide Onnis, partono da non si sa esattamente dove per andare non si sa esattamente dove. Forse un luogo dove daranno una svolta alle loro squallide vite. Oppure da nessuna parte. La trama si sviluppa come un road-movie che molto spesso ammicca al self-talking tarantiniano. Geograficamente pare muoversi poco o niente e, al contrario, lo sviluppo narrativo avviene sulle strade che stanno dentro i personaggi, le strade che li portano a conoscersi e a confrontarsi con la realtà.
“Uncle Bubbles” è un cortometraggio indipendente realizzato tra Giugno e Agosto 2010. Il film è diretto da Fabrizio Marrocu, il quale ha curato anche soggetto, sceneggiatura, fotografia e montaggio. Il soggetto è frutto di una collaborazione che ormai dura da tre anni tra il regista e Flavio Picciau, insieme hanno lavorato a tre cortometraggi di elevato carattere sperimentale, “Paolo”, “Ermanno”, “Arturo”. La storia mette in rilievo l’ineluttabilità della vita e dei movimenti che portano allo sfascio di una famiglia e di un rapporto fraterno. L’ineluttabilità della coerenza e della chiusura. Dell’abbandono morale e umano. 5 attori protagonisti. 4 sono fratelli, due presentano degli handicap mentali. I 4, a causa di un’eredità, percorreranno momenti di profonda crisi. Il quinto personaggio è il Dottore. Vera star del cast, però, è il mistero che si cela dietro la figura dei due fratelli handicappati e della rabbia incontrollabile dei due restanti. Termina con il sangue, termina in modo inaspettato, nell’oscurità della selvaggia ignoranza umana. Red