“Una sera al nuraghe Loelle” di Buddusò è il terzo appuntamento del Piano di Promozione della Provincia Olbia Tempio che rientra del filone dedicato ai siti storico-archeologici della Gallura e che punta a coniugare le produzioni enogastronomiche con la storia, le tradizioni e la musica.
Domani, sabato 10 settembre di inizierà alle 18.00 con le visite guidate da esperti archeologi al Nuraghe e alle Tombe dei Giganti, tutto il pomeriggio e fino all’imbrunire potranno essere visitati anche la necropoli di Ludurru e la necropoli di Isalle e fino tarda sera resterà aperto in via straordinaria il Museo di Arte Contemporanea di Buddusò.
Nei gazebo allestiti vicino al sito nuragico saranno collocati i prodotti tipici come miele, dolci, vino e prodotti artigianali a partire dalle 19.00, mentre alle 19.30 si svolgerà la premiazione della manifestazione sportiva “Buddusò corre - Sportivo dell’anno”. Intorno alle 20.00 inizieranno le degustazioni di maccarrones lados, una pasta tipica di Buddusò, seguiti dalle seadas.
Alle 21.00 l’appuntamento musicale che concluderà la serata con la cantante Maria Giovanna Cherchi di Bolotana, profonda conoscitrice Della tradizione musicale sarda, e che nell’appuntamento precedente al Castello di Pedres, ad Olbia il 27 agosto, aveva duettato con la famosa Antonella Ruggiero, già voce del gruppo dei Matia Bazar.
“Il Nuraghe Loelle rappresenta la cultura millenaria della Gallura e viene messo in vetrina per far conoscere ad una platea vastissima l’aspetto culturale coniugato con l’aspetto enogastromico”, afferma Gian Battista Conti , assessore Provinciale alle Attività produttive.
“La scelta del luogo è azzeccatissima - dice Giovanni Antonio Satta, sindaco di Buddusò – rappresenta infatti la nostra identità locale e dà alle zone interne la visibilità necessaria, funzionale al collegamento tra costa ed entroterra. Il nuraghe di Loelle si trova in un luogo che racchiude tutto il patrimonio socio-economico della nostra comunità”.
Il nuraghe Loelle, situato a 794 m sul livello del mare, si trova nel territorio comunale di Buddusò, posizionato su un rilievo granitico di cui sfrutta il sostegno, è tra i meglio conservati della zona.
Si tratta di una grande costruzione con pianta trilobata, articolata fra la tipologia a tholos (con copertura a falsa volta) e quella a corridoio. Dall'ingresso principale si accede alla scala, situata a destra, che porta al piano superiore; si prosegue lungo un corridoio che percorre la struttura nel senso della larghezza, e dal quale è possibile accedere, salendo alcuni gradini, alla torretta d'avvistamento, di cui si conservano alcuni filari. Proseguendo fino alla fine del corridoio si entra in una camera, da cui una scala che scende porta ad un vano allungato.
Il livello inferiore della torre principale non è attualmente accessibile, ma è possibile che l'ingresso fosse dall'alto, e oggi sia coperto da terra e macerie. Dall’esterno, un ingresso secondario conduce ad un'altra camera, parzialmente costruita ma che in gran parte sfrutta la formazione rocciosa naturale. Questa camera probabilmente veniva utilizzata dagli abitanti come ripostiglio per le derrate alimentari. Nei pressi del grande nuraghe si trovano i resti di un villaggio nuragico, due tombe di giganti e un dolmen. Il sito nuragico è databile tra l'Età del Bronzo recente-finale, e l'Età del Ferro.
Il quarto ed ultimo appuntamento di questo tipo, dopo il Nuraghe Loelle, è previsto il 22 settembre alla Torre di Longosardo di Santa Teresa di Gallura. Com