Il bis della Juve, che si sveglia in tempo nella ripresa e grazie ad un acuto della coppia Vucinic-Matri (il primo inventa, il secondo trasforma), passa a Siena e resta in testa a punteggio pieno con Cagliari e Udinese.
L'inaspettato ko all'Olimpico di un Lazio double face, la conferma che l'Udinese resta sempre un gran bel vedere, il riscatto del Lecce, la seconda domenica amara per Cesena e Bologna. Questo e altro nella terza giornata (seconda effettiva) di campionato in attesa del posticipo di questa sera tra Napoli e Milan.
Siena-Juventus 0-1 La Juve di Conte versione esterna non brilla ma va. Seconda vittoria consecutiva e primato in classifica per i bianconeri, che pur non ripetendo la prova dell'esordio tornano a casa con tre punti pesanti. Primo tempo da sbadigli. Siena che aspetta e prova a ripartire senza riuscirci quasi mai, Juve (Del Piero in panchina, in attacco la coppia Vucinic-Matri) che non affonda e non alza il ritmo mandando su tutte le furie l'ex Conte. Nella ripresa la partita si sblocca dopo 9': Giaccherini vede l'inserimento in area, a destra, di Vucinic, il montenegrino brucia sul tempo un difensore e sull'uscita di Brkic serve all'indietro Matri, che di destro mette in rete. Il Siena dovrebbe reagire ma non ci riesce, la Juve controlla senza problemi (Vidal spreca il raddoppio) rischiando pochissimo.
Lazio-Genoa 1-2 Colpo grosso del Genoa, che passa in rimonta. Primo tempo divertentissimo. La squadra di Reja rischia qualcosa all'inizio (Constant e Palacio sprecano) prima di prendere in mano il match. Klose è devastante, fallisce il gol del vantaggio (colpo di testa a lato) prima di costruire il gol del vantaggio. L'intesa con Cissè è perfetta, il francese lancia sulla destra il tedesco, che mette in mezzo un pallone d'oro che Sculli tramuta nell'1-0. Il Genoa prova a reagire (buona occasione per Constant), poi è solo Lazio, occasioni per Cissè e Sculli. Nella ripresa cambia tutto. Malesani inserisce Jorquera e il cileno diventa decisivo: al 9' assist in verticale per l'inserimento di Palacio che di esterno destro batte Marchetti. La Lazio accusa il colpo e al 27' il Genoa raddoppia: uno-due Palacio-Sculli, lo slovacco entra in area, supera Marchetti e deposita in rete. L'ultimo a mollare è Cisse, ma Frey è attento. Per la Lazio primo ko stagionale.
Udinese-Fiorentina 2-0 E sono tre. Dopo Lecce e Rennis l'Udinese chiude la sua settimana perfetta regolando una deludente Fiorentina. Partita in discesa per la squadra di Guidolin, in vantaggio già al 7'. Tocco di mano in area di Gamberini e rigore trasformato da Di Natale, a segno per la quarta gara consecutiva tra coppe e campionato. La squadra di Mihajlovic abbozza una reazione (Cerci in scivolata manda di poco a lato su traversone di Kharja) prima di capitolare di nuovo: al 29' Isla sfrutta un rimpallo con Montolivo e fa secco Boruc. Nella ripresa i padroni di casa sfiorano il tris, Mihajlovic prova (senza fortuna) con i cambi ma trema per un brutto infortunio a Gilardino.
Parma-Chievo 2-1 In pieno recupero il Parma fa suo il match con il Chievo. Assoluto protagonista, nel bene e nel male, Giovinco, autore di una doppietta ed espulso nel finale. Nel primo tempo il Parma gioca meglio e merita il vantaggio, che arriva con un pizzico di fortuna al 24'. Andreolli sbaglia il rinvio in piena area, la palla sbatte sul difensore e finisce a Giovinco che con un tocco sotto supera Sorrentino. Lo stesso ex Juve fallisce al 45' il raddoppio con un destro da buona posizione che termina di poco a lato. Nella ripresa si vede solo il Chievo, che al 34' trova il gol del meritato pareggio: incursione centrale di Thereau, chiusura errata di Rubin che nel tentativo di liberare serve il liberissimo Paloschi, controllo sulla linea di fondo e gol dell'ex. Ma non è finita. Al 46' Biabiany va via a destra, palla sul secondo palo dove Giovinco batte Sorrentino. L'ex Juve macchia la sua prova facendosi espellere ad 1' dalla fine per somma di ammonizioni.
Bologna-Lecce 0-2 Il Lecce rialza subito la testa dopo la sconfitta casalinga dell'esordio contro l'Udinese. La squadra di Di Francesco vince con merito a Bologna condannando gli emiliani alla seconda sconfitta di fila. I salentini rischiano su un colpo di testa di Pulzetti (bravo Julio Sergio) prima di passare in vantaggio al 36': Pasquato libera Di Michele in area, destro respinto con il piede da Gilet, un gioco da ragazzi per Giacomazzi ribadire in rete. Nella ripresa il Lecce legittima la superiorità trovando il raddoppio con Grossmuller, il cui destro al giro dal limite non lascia scampo al portiere del Bologna.
Catania-Cesena 1-0 Dopo il pari con il Siena il Catania porta a casa la prima vittoria stagionale superando un Cesena al secondo stop in fila. Partita senza grossi squilli, che cambia volto nel recupero del primo tempo quando l'arbitro Gervasoni vede una trattenuta in area di Parolo ai danni di Delvecchio: calcio di rigore trasformato da Maxi Lopez. Nella ripresa il Cesena ci prova senza troppa convinzione, il Catania soffre poco e Montella può festeggiare.
Atalanta-Palermo 1-0 Dopo il pari di Genova, l'Atalanta batte il Palermo e riduce a -2 la sua penalizzazione. Ai rosanero l'anticipo del mezzogiorno proprio non va a genio: cinque partite, cinque sconfitte. Successo meritato per la squadra di Colantuono, che sblocca il risultato al 34' del primo tempo: Bonaventura illumina, assist in verticale per Denis, l'argentino, decentrato, batte Tzorvas sul suo palo. Nella prima frazione il Palermo non si vede proprio, tutt'altra squadra rispetto a quella che solo sette giorni prima aveva demolito l'Inter. Nella ripresa Mangia mette dentro Pinilla (per Miccoli) ma cambia poco. La pioggia, che cade copiosa, crea parecchi problemi ai rosanero, incapaci di arrivare dalle parti di Consigli. Al 20' gioco sospeso, la palla non rimbalza, stop di 40'. Al rientro in campo succede pochissimo, tentativi evanescenti del Palermo, l'Atalanta controlla e porta a casa i tre punti.
Inter-Roma 0-0 (giocata sabato) Nessun gol al Meazza tra due squadre ancora alla ricerca della migliore condizione. Piace di più la Roma di Luis Enrique, che non riesce però a concretizzare la grande mole di gioco. L'Inter fatica, va a sprazzi e a fine gara si prende i fischi dei suoi tifosi che si aspettavano una prestazione diversa dopo i ko con Palermo e Trabzonspor. Nella prima frazione occasioni per Osvaldo e Borini da parte giallorosa, nell'Inter ci provano, senza fortuna, Nagatomo, Milito e Forlan. Più divertente la ripresa, Roma subito aggressiva (Osvaldo spreca davanti a Julio Cesar) ma sono dell'Inter le occasioni migliori: Milito di testa manda a lato da pochi metri, nel finale Sneijder colpisce a botta sicura ma trova sulla sua strada la gamba di Kjaer.