Il deputato del Pdl, Bruno Murgia, in merito alle selezioni che stanno per essere avviate da tutti gli Atenei italiani, ha sottolineato: "L'accesso alle facoltà universitarie a numero chiuso tramite il superamento di un quiz dovrebbe essere radicalmente rivisitato. Dietro l'apparente imparzialità dello strumento si celano infatti diverse storture".
"Come tutti gli anni la facoltà più ambita risulta essere quella di medicina – ha spiegato il componente della Commissione cultura – Lunedì mattina il test prenderà il via in tutte le facoltà statali. Una selezione che non è in grado di garantire un livello di equità adeguato. In certe sedi è infatti molto più facile cullare il sogno di vestire il camice bianco dopo sei anni di studio. A parità di punteggio le possibilità di arrivare ad una immatricolazione definitiva variano in base al numero dei concorrenti ed alla quantità di posti disponibili in quella sede. Una differenziazione che finirà per ripercuotersi sui livelli di efficienza del Sistema sanitario nazionale. La stessa cosa vale per i posti riservati agli alunni stranieri. Candidati che beneficiano di un trattamento di favore rispetto ai colleghi italiani".
"Per garantire un migliore inserimento nel sistema dell'istruzione universitaria – ha concluso Bruno Murgia – Ministero e Regioni dovrebbero farsi carico di un'attività di orientamento che sia veramente tale. Ad oggi la maggior parte degli Atenei si limita ad una promozione di tipo meramente pubblicitario, un'attività che non è certo utile per una scelta che si rivela dirimente nel futuro di uno studente. Il potenziamento ed il rilancio delle Università pubbliche passa anche dalla modifica dei criteri che regolano le iscrizioni ai vari percorsi di studio". Red.