Sono tre le proposte operative presentate oggi dal Presidente della Regione Ugo Cappellacci e dall’Assessore dell’Industria Alessandra Zedda alla Rusal, alle rappresentanze sindacali e alla Confindustria.
La prima è una formula d’aiuto “ad hoc” da richiedere, tramite il Governo nazionale, all’ Unione Europea insieme alla costituzione della Newco (SFIRS/RAS e Eurallumina). Si tratta di una richiesta di autorizzazione a concedere un contributo in conto impianti superiore a quello previsto dalle attuali regole UE. In questa ipotesi c'è un forte impegno della Regione Sardegna che si impegna a destinare un ingente quantità di risorse a supporto del progetto di infrastrutturazione del territorio del Sulcis.
La seconda ipotesi è la realizzazione dell’investimento della centrale termica attraverso il coinvolgimento del Consorzio Industriale e di eventuali altri soggetti territoriali.
La terza ipotesi è legata alla possibilità di riaprire i contatti con l’ENEL sulla base dell’ipotesi originaria che sia proprio l’ENEL a fornire il vapore.
"Apriamo un varco - ha dichiarato il presidente della Regione - che possa condurre a una soluzione positiva di una vertenza fondamentale per il settore industriale e per i territori interessati".
“La prima ipotesi – precisa l’assessore Zedda, al termine dell'incontro, iniziato stamani e concluso dopo le 21 con la firma di un verbale d'intesa. - appare il percorso più facilmente percorribile. E’ evidente, però, che dovrà essere concertato e condiviso con il Consiglio regionale attraverso un’apposita legge. Pertanto l’assessorato proporrà in tempi brevi il disegno di legge che dovrà essere approvato dalla Giunta e che seguirà i percorsi previsti per l’approvazione in sede di Commissione Industria e in Consiglio regionale.
Il Presidente Cappellacci ha annunciato un possibile incontro sulla vertenza in tempi brevi a Palazzo Chigi, mentre l’assessore dell’Industria ha programmato per la prossima settimana una riunione con gli amministratori locali per costruire un’azione comune per il miglior esito della vertenza in corso. Alessandra Zedda ha inoltre confermato il proprio impegno per chiedere un incontro urgente al MISE per valutare la possibilità di rimodulare ed estendere il contratto di programma, attraverso una delibera CIPE, già presentato dall’azienda nel dicembre 2010. Non di secondaria importanza è l’azione che mira ad ottenere il rimborso sul credito iva, già contenuto nel protocollo d’intesa stipulato al MISE 27 marzo 2009.
Confermata l’intenzione da parte dell’azienda di rilanciare la produzione di ossido di alluminio nello stabilimento di Portovesme, annunciata nella nota ufficiale dell’azionista al Presidente del Consiglio, ma a condizione che si definisca il piano di rilancio a cui dovrebbero partecipare anche le Istituzioni. Si e' parlato anche della questione del bacino dei fanghi rossi e l’ampliamento della discarica. Si è precisato che sono tuttora in corso accertamenti tecnico legali per ottenere il dissequestro del bacino. Il management Eurallumina ha ritenuto che qualora si verificassero tutte le condizioni che rendono possibili gli investimenti si potrà rivedere l’attuale formulazione degli ammortizzatori sociali.