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Meeting Cl, a Pesaro Renzi promette: “nel 2016 via Imu e Tasi per tutti”. Poi annuncia tour in 100 teatri

"Una signora, questa estate, mi ha incontrato e mi ha detto: "Posso dirle una cosa negativa? Non le state raccontando bene le cose, dovete fare di più, meglio ma coinvolgeteci". Ci ho pensato e voglio sperimentare con voi il numero zero: scegliere dei teatri, 100 teatri a partire da Pesaro e vediamo insieme se le cose che stiamo facendo sono davvero cose che stanno coinvolgendo le persone o come tutti i politici che stanno nei palazzi perdono freschezza". Lo ha detto il premier Matteo Renzi nel suo intervento al teatro Rossini di Pesaro per la firma del protocollo sulla cultura con gli enti locali, seconda tappa della giornata del presidente del Consiglio che in mattinata aveva parlato al meeting di Cl a Rimini ed è atteso nel pomeriggio a L'Aquila.

Intervento, quello di Renzi, incentrato però su riforme e soprattutto fisco: "In Italia la tassazione è esagerata" ha detto il premier promettendo "dal 2016 via Imu e Tasi per tutti". "Non abbassi le tasse per aumentare il livello di consenso abbassi le tasse perché è giusto", ha aggiunto il presidente del Consiglio.  Ricordando che la "prima cosa fatta sono gli 80 euro", Renzi ha aggiunto che "abbassare le tasse è una scommessa che non si fa solo per un anno. Abbassare le tasse sul costo del lavoro è una cosa di buon senso" e aggiungendo che "nel 2017 ci possiamo concentrare sull'Ires cioè sulle tasse sulle imprese, oggi al 31% e portarla al 24% sotto la Spagna, e poi per il 2018 intervenire sull'Irpef".

"Cinque forze dell'ordine sono troppe. Hanno gradi professionalità e grandi esperienze ma vanno ridotte". Lo ha ribadito Renzi durante l'incontro al Teatro Rossini. "Il Corpo forestale non sarà più un organo autonomo ma, mantenendo le stesse competenze, saranno dentro i Carabinieri" ha aggiunto.

"Ad agosto ho visto grandi polemiche sul pil che cresce poco. Per mesi siamo stati in una situazione di difficoltà del pil e ora che torna a crescere i giornali dicono: 'cresce poco'. E' chiaro che l'0,5 non basta ma, guardando, i numeri stanno cambiando". "Se avessimo lo spread che c'era l'ultimo mese che Berlusconi era al governo avremmo 9 miliardi in più di interessi da pagare. Non ci fermiamo mai a dire che le cose stanno cambiando e vediamo solo gli aspetti negativi. Oggi sul "Sole 24 Ore" si vede che da gennaio le borse sono tutte in negativo, vedrai che Shanghai proseguirà, ma Milano ha un +7,5 per cento. Non è merito del governo ma se smettiamo di piangere l'Italia può ripartire".

"Vogliamo continuare a litigare o occuparci del bene dell'Italia, a me interessa sbloccare l'Italia. Ho visto una polemica per 20 direttori stranieri dei musei italiani quando all'estero ci sono tanti direttori di musei italiani. Che problema c'è? Che problema è se li scegliamo con un bando sull'Economist? Possiamo o non possiamo rendere i nostri musei migliori, presentati meglio?".