La folla in Piazza Duomo a Milano urla "Maroni, Maroni", chiedendo che l'ex ministro prenda la parola. Ma Bossi prende tempo e non gli consente di parlare. A quel punto dalla folla si alza una selva di fischi all'indirizzo del senatur che invita lo stesso Maroni e Reguzzoni a stringersi la mano sul palco
Immediatamente una parte della folla ha urlato "Umberto, Umberto" per coprire i fischi nei confronti di Bossi. Il Senatur ha fatto finta di nulla e ha proseguito il suo discorso sottolineando che "tutti hanno fatto un passo indietro".
Subito dopo Bossi ha lanciato l'urlo "Padania libera" per cercare la risposta unitaria di tutta la folla. Maroni, in piedi sul palco, non ha battuto ciglio ma sorridendo ha guardato la parte della folla che lo acclamava.
Questo durante la manifestazione della Lega a Milano che doveva anche riportare unità dopo le tensioni tra Bossi e Maroni.
E' "tutto a posto" ha assicurato l'ex ministro, "siamo un partito vero, un partito vitale e non di cartapesta. Mercoledì si è scatenata una grande passione ed è quella la Lega che mi piace".
"Ci vuole una tobin tax per mettere sulla retta via le banche ma uno che viene da una grande banca che ha fatto fallire il mondo le banche non le tocca, tocca la povera gente". ha aggiunto Bossi dal palco della manifestazione.
"A Berlusconi chiediamo di far cadere questo governo infame altrimenti non riuscirà a tenere in piedi il governo della Regione Lombardia". Lo ha detto Umberto Bossi dal palco di piazza Duomo.
"Come facciamo a sostenere il governo della Regione - ha aggiunto Bossi - quando poi Berlusconi sostiene il governo infame di Monti? Non si può tenere i piedi in due scarpe". Poi, rivolto a Berlusconi, ha ripetuto: "Fai cadere il governo oppure a elezioni ci andremo comunque per il governo della Lombardia".
Umberto Bossi dal palco di piazza Duomo ha definito "infame" il governo e ha chiesto che Mario Monti vada "a casa, fuori dai c...".
"Padania libera e Roma fanculo". Così Umberto Bossi ha chiuso il comizio in piazza Duomo davanti a migliaia di militanti che lo hanno acclamato.