Un soldato italiano è morto e altri cinque sono rimastiferiti, a seguito di un attacco con colpi di mortaio, avvenuto alle ore 18.00circa (in Italia 14.30), contro la FOB (Forward Operative Base) "ICE"in Gulistan, nel settore Sud-Est dell'area di responsabilità italiana,assegnata alla Task Force South-East, su base del 1° Reggimento Bersaglieri.
Lo rende noto lo Stato maggiore della Difesa. Ilpersonale ferito è stato subito soccorso e trasferito in elicotteroall'ospedale militare da campo della Coalizione più vicino. Sono in corso leazioni per informare i familiari dell'accaduto.
Appartengono al primo Reggimento bersaglieri di Cosenzatre dei cinque militari rimasti feriti. I tre militari, secondo quando si èappreso a Cosenza, non sono in "imminente pericolo di vita". Sulluogo di origine dei tre feriti le autorità militari non hanno voluto fornireinformazioni. E' presidiata dai bersaglieri della Brigata Garibaldi labase Ice, nel Gulistan, attaccata oggi a colpi di mortaio. La Brigata Garibaldiproprio in questi gironi sta avvicendando la Brigata Sassari al comando dellaRegione ovest della missione Isaf della Nato: nell'avamposto Ice, inparticolare, sono presenti gli uomini del 1/o reggimento bersaglieri di Cosenzae quelli del 21/o reggimento Genio di Caserta, oltre ad unità di altri reparti.
Sono 4.200 i militari italiani che, prendono parte allamissione multinazionale Isaf in Afghanistan. Il Contingente italiano di stanzaa Herat è dal 29 settembre scorso al comando del Generale di Brigata LucianoPortolano, comandante della Brigata "Sassari".
Il Regional Command West (Rc-W), la zona sotto laresponsabilità italiana, è un'ampia regione dell'Afghanistan occidentale,grande quanto il Nord Italia, che si estende sulle quattro province di Herat,Badghis, Ghowr e Farah.
La missione Isaf ha il compito di condurre operazionimilitari in Afghanistan secondo il mandato ricevuto, in cooperazione ecoordinazione con le Forze di Sicurezza afghane e con le forze dellacoalizione, per assistere il governo afghano nel mantenimento della sicurezza,favorire lo sviluppo delle strutture di governo, estendere il controllo delgoverno su tutto il Paese ed assistere gli sforzi umanitari e di ricostruzione.