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Arte, dibattiti, per dire no all’omofobia e all’esclusione sociale: a Cagliari, 18/24 maggio 2012 Teatro al Lazzaretto

Uno scienziato di fama internazionale come Gianluigi Gessa,ma anche istituzioni, associazioni, rappresentanti del mondo dello spettacolo edella cultura insieme per dire no a omofobia e atteggiamenti discriminanti checreano esclusione sociale. Si intitola “L’eredità dei corpi” lamanifestazione in programma dal 18 al 24 maggio presso la Sala degli Archidel Lazzaretto di Cagliari. Parole, immagini, danza, teatro, cinema, pittura,fotografia, con un tema dominante: il rifiuto di quel cliché del corpo bello esano venduto come unico passaporto per il successo e l'inclusionesociale.

L'evento si inseriscenelle celebrazioni della Giornata mondiale contro l’omofobia, promossadall’Unione Europea per denunciare ogni tipo di violenza fisica, morale osimbolica legata all’orientamento sessuale.

Parole, immagini, danza, teatro, cinema, pittura, fotografia,con un tema dominante: il rifiuto di quel cliché del corpo bello e sano vendutocome unico passaporto per il successo e l'inclusione sociale.

 Il titolo richiama ilromanzo d'esordio di un giovane autore e sceneggiatore cagliaritano, Marco Porru.L'omonimo romanzo dato alle stampe di recente dalla casa editrice romanaNutrimenti, sarà al centro della rassegna ideata da Valentina Neri, NazzarenaMarongiu e Valeria Grande dell' associazione Mescolarte in collaborazione conil centro culturale il Lazzaretto. 

Il volume di Marco Porru, ospite mercoledì 16 maggio diFahrenheit, la trasmissione di Marino Sinibaldi in onda su Radio 3, affrontaproprio le tematiche legate alla ricerca dell’identità sessuale nella delicatafase dell'adolescenza. Un testo che punta l'attenzione sull’importanza delcorpo nel destino di ciascun individuo e i pregiudizi che determinano ancoratroppo spesso l'esclusione sociale di uomini e donne, minano l'identità e necondizionano le scelte.

La manifestazione riserva uno spazio speciale all'artecontemporanea: quattordici artisti offrono con le loro opere di pittura efotografia una visione del mondo che supera confini e steccati legati allescelte sessuali o alla separazione tra bello e brutto, sano e malato. Le saledel Lazzaretto ospitano infatti fino al 24 maggio le opere di Stefano Grassi,Milly Macis, Alessia Mameli, Marcello Nocera, Antonello Ottonello, PrimoPantoli, Mauro Piredda, Roxxy, Santissimi, Chiara Sardu, Luca Troja, e con lacollaborazione della fondazione Bartoli-Felter: Silvia Argiolas, Globalgroove eAntonio Pilade.

La rassegna, che si avvale del patrocinio dell'ufficio dellaConsigliera regionale di parità, del Comune di Cagliari e della presidenzadella Provincia di Cagliari, si apre venerdì 18 alle 17.30 con l'inaugurazionedella mostra collettiva. Alle 18 la scena per quindici minuti sarà tutta peruna performance inedita, trasgressiva ed ironica di Tiziana Troja e MichelaSale Musio della compagnia teatrale cagliaritana, LucidoSottile.

Mezz'ora dopo arriva uno dei momenti clou dell'evento: unatavola rotonda che mette a confronto rappresentanti dell'associazionismo, delleistituzioni e del mondo culturale e scientifico come lo scienziato di famainternazionale Gianluigi Gessa che tratterà il tema ' il cervello omofobo.Intervengono poi Luisa Marilotti, consigliera regionale di parità, MassimoZedda, sindaco di Cagliari, Enrica Puggioni, assessore comunale alla cultura,Angela Quaquero, presidente della Provincia di Cagliari, Silvia Canepa, psicologa,Marco Porru, scrittore e sceneggiatore, Brunella Mocci, presidente LilaSardegna, lega italiana per la lotta contro l'aids e un rappresentante ancorada definire, di Arc, associazione che difende i diritti di gay, lesbiche, bisexe transgender.

Si prosegue domenica 20 maggio alle 17 con il readingdell'attrice cagliaritana Anna Brotzu alla quale é affidata la lettura distralci dal romanzo di Marco Porru. Subito dopo alla Mediateca del Lazzarettosarà proiettato il film realizzato da Peter Marcias e sceneggiato da MarcoPorru “Ma la Spagna non era cattolica?”. Si torna nella sala degli Archi alle19 per assistere alle coreografie di danza contemporanea firmate da Theo Piu ela scuola Academia Danza y Teatro. Com