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Ad Asuni e Laconi (OR) ultima giornata domani per la sesta edizione dell’Asuni Film Festival.

Quarta e ultima giornata per l’Asuni Film Festival. Ed è ancora una scaletta densa di impegni all'insegna del cinema e della cultura dell’Argentina quella che domani (domenica 30 gennaio) accompagna verso i titoli di coda la sesta edizione della rassegna organizzata ad Asuni e a Laconi (OR) dall'associazione culturale Su Disterru

Nel piccolo centro dell'Alta Marmilla si comincia alle 11, nella Sala Comunale, con la proiezione di un film diretto nel 2004 da Carlos Sorin: girato in Patagonia, Bombon el perro è una commedia romantica e surreale incentrata sull’improvvisa e felice amicizia nata casualmente dall'incontro fra un meccanico fresco di licenziamento e un cane (un dogo argentino). 

La mattinata a Laconi esce, invece, dall'ambito cinematografico, per proporre alle 11:30 un appuntamento letterario: l’incontro con lo scrittore nuorese Paolo Maccioni, che all’Argentina ha dedicato le sue attenzioni col romanzo “Buenos Aires troppo tardi”, pubblicato lo scorso autunno dalla giovane casa editrice cagliaritana Arkadia. Nel suo libro, Maccioni ripercorre la storia vera e atroce della dittatura militare degli anni settanta, attraverso l’emblematica vicenda di Rodolfo Walsh, giornalista, scrittore, oppositore militante,desaparecido nel 1977. Dopo la presentazione del libro, spazio a un aperitivo a base di prodotti tipici locali del consorzio Sa Perda ‘e Iddocca

Sempre a Laconi, il pomeriggio comincia alle 15:30 con la proiezione di Hermanas, il primo lungometraggio diretto dalla regista Julia Solomonoff. Ambientato nel 1984, il film racconta di due sorelle argentine, una reduce da un lungo esilio in Spagna, l'altra invece emigrata in cerca di fortuna negli U.S.A., che si ritrovano dopo essere state separate per otto anni ai tempi della dittatura militare. Chiude la serie di proiezioni in programma nel paese del Sarcidano, alle 17:30Il segreto dei suoi occhi, il film con cui il regista Juan José Campanella ha vinto l'anno scorso il premio Oscar per la miglior opera straniera. 

Ad Asuni, invece, riflettori puntati su Marco Bechis, il regista italo-argentino che ha ispirato due celebratissimi film, “Garage Olimpo” (del 1999) e “Figli/Hijos” (2001), alla tragica vicenda della repressione e della persecuzione politica negli anni oscuri della dittatura militare in Argentina tra il 1976 e il 1982. Un dramma che lo stesso Bechis – classe 1957, di natali cileni (e di padre italiano), cresciuto tra San Paolo e Buenos Aires - ha vissuto sulla propria pelle, da giovanissimo: nel 1977 venne sequestrato e detenuto per quattro mesi in un carcere clandestino, per essere poi espulso dall'Argentina per motivi politici. 

Anche la sua ultima opera, La terra degli uomini rossi – Birdwatchers, in visione alle 15:30, nella Sala Comunale di Asuni, è un film di denuncia. Girato e ambientato nel Mato Grosso do Sul, nel Brasile dei giorni nostri, racconta una storia di ribellione di una comunità di indios Guarani Kaiowá contro i ricchi fazendeiros che si sono appropriati di quelle che in origine erano le loro terre. Dopo il film, la proiezione di un “dietro le quinte” de “La terra degli uomini rossi e il successivo incontro di Marco Bechis con il pubblico del festival, consentiranno di approfondire la riflessione sulla condizione odierna degli indios nell'America Latina. 

Il sipario sulla rassegna si chiude in serata a suon di musica: alle 21, sempre nella Sala Comunale di Asuni, riflettori puntati su “Converstango”, un concerto in tre tempi che parte dal “soliloquio” del musicista marchigiano Daniele Di Bonaventura, grande interprete del bandonenon (lo strumento a mantice tipico del tango) su temi della musica argentina (nel segno di Carlos Gardel), prosegue con un “dialogo” tra lo stesso Di Bonaventura e il chitarrista sardo Marcello Peghin su brani del loro cd “Elegiaco”, e si conclude nel segno dell’improvvisazione inglobando nell'organico il bassista Gianluigi Dettori e Carlo Sezzi alla batteria. 

Con la giornata conclusiva, ultima corsa anche per il bus navetta allestito per collegare Oristano con Asuni nei giorni del festival: partenza alle 19 dalle piazzole di fronte al Tribunale, rientro in città al termine della serata. Il servizio è gratuito. Per informazioni contattare il numero 0782 86 70 13. Red

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