Un documento, da inviare all’Ufficio Scolastico Regionale, d’intesa con le istituzioni scolastiche, i rappresentanti sindacali, i Comuni e le famiglie, per opporsi fortemente ad una norma lesiva dei diritti delle fasce più deboli, con il quale la Provincia di Nuoro si assume l’impegno di avviare a livello istituzionale azioni concrete per contrastare e modificare la disposizione e garantire pari dignità a tutti gli studenti nell’avvio di un percorso formativo.
È quanto è stato deciso alla conclusione dell’incontro tenutosi questa mattina nella Sala Consiliare della Provincia di Nuoro, convocato con urgenza dall’assessore provinciale alla Pubblica Istruzione, Gianfranca Logias, per denunciare la situazione sempre più grave che si sta creando nella scuola del territorio a seguito dei tagli indiscriminati decisi dal Governo e valutare tutte le azioni da intraprendere a tutela del diritto all'istruzione nel territorio, in particolare a difesa dell’inserimento scolastico degli alunni diversamente abili frequentanti gli Istituti d’istruzione superiori.
Durante la riunione, alla quale sono stati invitati gli Assessori alle Politiche dell’Istruzione dei Comuni della provincia di Nuoro, i Rappresentanti Sindacali per la Scuola, il Dirigente dell’Ufficio Scolastico provinciale, i dirigenti scolastici del territorio, i Rappresentanti della Consulta degli studenti della provincia di Nuoro e i Presidenti dei Consigli di Istituto, è stata manifestata la forte contrarietà verso le nuove disposizioni impartite, in materia di iscrizione all’anno scolastico 2011 – 2012, con la Circolare ministeriale secondo cui l’alunno con disabilità ha diritto ad iscriversi alla scuola superiore di secondo grado solo se non ha superato i diciotto anni. Tale norma preclude così l’accesso alle scuole superiori degli alunni diversamente abili e maggiorenni provenienti dalle scuole medie.
“Siamo di fronte ad una costante riduzione del livello di qualità dell’offerta formativa e a una sempre minore garanzia del diritto allo studio - ha dichiarato l’Assessore provinciale Gianfranca Logias - L’attuazione della norma ostacola il processo di integrazione scolastica e i processi comunicativi personali ed interpersonali dei soggetti disabili e non valorizza le risorse e lo sviluppo delle potenzialità della persona facilitando apprendimenti ed autonomie. Il diritto all’istruzione - ribadisce con forza l'assessore - viene negato in modo discriminante alle categorie più deboli. Non possiamo accettare una disposizione che assume un ruolo di emarginazione e di esclusione sociale proprio per quei soggetti che maggiormente necessitano di un’attenzione particolare che favorisca l’integrazione nel mondo della scuola. Lotteremo con tutte le nostre forze e ostacoleremo ogni forma di discriminazione".
"Quanto verificatosi ci induce a ritenere che siano illegittimi sia i presupposti che le modalità di applicazione della citata circolare che lede i diritti fondamentali della persona - si legge nel documento della Provincia destinato all'Ufficio Scolastico Regionale - Tutto ciò tra l’altro non favorisce un sistema integrato tra le Istituzioni che a vario titolo contribuiscono a garantire i servizi a favore dei soggetti svantaggiati. Le Province e i Comuni infatti già da diversi anni svolgono azioni di supporto organizzativo agli studenti con disabilità che frequentano gli Istituti d’Istruzione Superiore di propria competenza. In particolare si interviene con servizi di trasporto, con o senza accompagnamento, servizi di assistenza specialistica con funzioni socio-assistenziali qualificate tramite operatori socio – sanitari e funzioni specializzate socio-educative tramite educatori. La qualità dei servizi di supporto personalizzati attivati in questi anni - sottolinea il documento - hanno favorito in maniera positiva il processo di integrazione scolastica delle persone disabili tale da far aumentare il numero di iscrizioni". Red