Partirà oggi per proseguire nel corso dei prossimi giorni la raccolta delle firme a sostegno del Manifesto "Acqua pubblica Acqua vicina" nella città di Nuoro, con il porta a porta organizzato dall’Associazione "Liberiamo l’Acqua" che ha già raccolto in Sardegna oltre 5.000 firme.
Roberto Deriu, promotore del comitato "Democrazia sull’acqua" e dell’Associazione "Liberiamo l’Acqua", ha dichiarato: "Sono stati consegnati e distribuiti in tutti i comuni dell’Isola i moduli di adesione al Manifesto. Il nostro obiettivo è ora quello di raggiungere le 20.000 firme in tutto il territorio regionale, 5.000 solo a Nuoro".
"In questi mesi - spiega Deriu alla luce delle ultime dichiarazioni dell’Autorità d’Ambito che annuncia l’aumento delle tariffe - abbiamo dimostrato ampiamente la necessità di ridefinire la dimensione dell’ambito territoriale di gestione del sistema idrico integrato perché quello attuale non è ottimale e oggi la grande adesione e i numeri registrati attraverso la raccolta delle firme è la conferma che avevamo ragione fin dall’inizio".
"Da mesi - prosegue il promotore di "Liberiamo l’Acqua" - spieghiamo perché si è arrivati a tutto questo: la causa dell’antieconomicità e dell’inefficienza, e dunque dell’aumento della tariffa, è la dimensione dell’ambito unico regionale. Ambito che non è ottimale, come invece prescrive la legge nazionale. Da quest’anno, ogni Natale, Abbanoa ci consegnerà un aumento della tariffa del 5%, che poi diventa quasi il doppio per effetto dell’inflazione".
"Ogni famiglia - sottolinea in conclusione Deriu - si ritroverà a pagare 20 euro in più. Un aumento che tenterà di porre rimedio ai terrificanti dati di bilancio di Abbanoa che in cinque anni ha visto i suoi debiti totali triplicare fino a 635 milioni di euro e che si trova in una crisi economica e finanziaria irreversibile". Com.