“Vogliamo dire a Don Giovanni Usai che gli siamo vicine e che non abbiamo mai dubitato della sua buona fede e che se sarà necessario faremo lo sciopero della fame in Istituto per gridare la sua innocenza”. Sono le parole di due giovani nigeriane detenute nel carcere di Buoncammino che hanno affidato una lettera a Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, con l’incarico di rendere pubblica la loro solidarietà.
“Abbiamo letto nei vari quotidiani e sentito dalle Televisioni locali – hanno scritto – quanto sta accadendo a Don Giovanni Usai. Non crediamo alle parole accusatorie della ragazza nigeriana. Conosciamo Don Giovanni Usai e sappiamo abbastanza bene la persona che è. Lui è un uomo buono, generoso, che ha sacrificato la sua vita per aiutare le persone disagiate come noi. Grazie a Don Giovanni Usai e alla sua comunità tantissime persone si sono risollevate dallo sconforto e grazie a lui ce l’hanno fatta e ora vivono una vita migliore”.
“In attesa che questo malinteso sulla sua persona si chiarisca, porgiamo – conclude la lettera – i nostri più sentiti saluti e un ‘ti vogliamo bene Don Giovanni Usai’ con affetto e stima”. Red-com