Un’autorevole rassegna dedicata a un pianista d’eccezione, prematuramente scomparso a 32 anni all’apice di una carriera internazionale densa di soddisfazioni e di entusiasmo. A Dino Ciani, straordinario allievo del leggendario Alfred Cortot - e pianista molto amato dal pubblico cagliaritano per le sue frequenti esibizioni nella nostra città -, il Conservatorio di Musica “G. Pierluigi da Palestrina”, dedica la prima edizione del suo “Festival Pianistico”, una manifestazione nata dall’esigenza di riservare ogni anno uno spazio esclusivo dell’attività concertistica dell’Istituzione musicale al repertorio per Pianoforte solo.
Un Festival dedicato, negli anni a venire, a pianisti entrati a pieno titolo nella storia dell’interpretazione. Ciani, dunque, ma non solo alla tastiera: nel corso di questi ultimi anni, infatti, la figura del grande musicista è stata oggetto di accurati studi storici, anche sulla base delle numerosissime registrazioni live dei suoi concerti, che periodicamente vengono ritrovate e pubblicate. Naturale quindi che il "Festival Pianistico 2011" del Conservatorio si apra proprio con due conferenze, ideate con l’intento di far conoscere più da vicino la ricca e affascinante personalità e la statura artistica di Ciani, e preveda anche una Masterclass di pianoforte e una ricca selezione di appuntamenti concertistici.
Si comincia lunedì 10 gennaio, nell’Aula Magna del Conservatorio alle ore 17.00, con la prolusione “Dino Ciani: alcuni aspetti dell'uomo, del pianista, dell'interprete” di Felice Todde, musicologo e amico fraterno del pianista che, attraverso la proiezione di filmati recentemente recuperati e l’ascolto di alcune tra le più celebrate esecuzioni, traccerà un approfondito profilo dell’artista. Da martedì 11 a giovedì 13 gennaio, sarà la volta della Masterclass di pianoforte tenuta da Claudio Martinez-Mehner, vincitore di una delle edizioni del premio “Dino Ciani Teatro alla Scala di Milano” e interprete di fama internazionale. Ancora un incontro di approfondimento, invece, per lunedì 24 gennaio, quando nell’Aula Magna del Conservatorio alle ore 17.00, i pianisti Stefano Figliola e Francesco Giammarco, organizzatori dell’intero progetto, terranno una conferenza su “Dino Ciani e i pianisti della generazione del ’40”, nel corso della quale saranno messi a confronto alcuni dei più celebri interpreti della generazione del 1940, come Maurizio Pollini, Martha Argerich e Dino Ciani. Il “Festival Pianistico” dedicato a Dino Ciani si snoderà per due mesi, dal 9 febbraio al 30 marzo, con una serie di otto concerti nel corso della quale si esibiranno giovani musicisti di talento e pianisti già affermati.
L’ingresso alle conferenze e ai concerti è libero, per informazioni figliolastefano@libero.it.
Nato a Fiume, DINO CIANI inizia i suoi studi musicali a Genova, dove la famiglia si rifugia esule alla fine della guerra e dove impara a suonare il pianoforte sotto la guida di Bianca Rodinis e Martha Del Vecchio. E’ un ragazzo precoce, dotato di una rara sensibilità e di memoria ferrea, che brucia le tappe: si diploma al Conservatorio di Musica “Santa Cecilia” di Roma con il massimo dei voti, tiene il suo primo concerto pubblico e subito segue i corsi di perfezionamento tenuti dal celeberrimo Alfred Cortot, e tra il giovane studioso e l’ormai anziano artista si stabilisce un legame di reciproca ammirazione e di sincero affetto. Nel 1961 Ciani vince a Budapest il secondo Premio al Concorso Liszt-Bartók e inizia una brillante carriera concertistica internazionale, che vedrà Ciani impegnato in concerti memorabili (come l’esecuzione integrale delle Sonate di Beethoven a Torino e delle ultime opere pianistiche e dei Notturni di Chopin a Roma e Milano, la collaborazione col baritono Claudio Desderi nei grandi cicli liederistici schubertiani), spesso accanto a direttori di altissimo livello, con un repertorio eccezionalmente ampio e variegato. Dino Ciani muore nei pressi di Roma, coinvolto in un incidente stradale, a soli 32 anni. Dopo la sua scomparsa viene intitolato a suo nome il Concorso Internazionale per Giovani Pianisti “Dino Ciani”-Teatro alla Scala e vengono pubblicate moltissime sue incisioni.