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Il Consiglio discute sul DL 219: all’esame gli emendamenti all’articolo 3.

I lavori si sono aperti sotto la presidenza di Claudia Lombardo. All'esame dell'aula gli emendamenti all'articolo 3 del DL 219.

L'emendamento 493, emendamento all'emendamento 41, riguardante l'accantonamento di fondi nel conto dei residui da utilizzare nel 2011 per l'attuazione delle progressioni professionali previste dal contratto collettivo regionale di lavoro del personale dell'ente foreste è stato approvato, così come è stato dato il via libera da parte dell'aula all'emendamento 41.

L'emendamento di sintesi 497, in merito all'autorizzazione a una spesa di 5 milioni di euro per chiese e edifici di culto, su cui Bruno (Pd) ha espresso il parere favorevole e su cui Sanjust ha apposto la firma, è stato approvato.

Via libera anche al 505 che prevede, tra l'altro, che il piano regionale per i servizi, le politiche del lavoro e l'occupazione in prima applicazione, è approvato dal consiglio regionale entro il 30 aprile 2011 su proposta della giunta regionale.

Ampio dibattito si è sviluppato sull'emendamento 486, emendamento all'emendamento 31 che prevede l'autorizzazione ad acquisire una quota della società Tirrenia. L'emendamento in questione nella stesura originaria prevedeva di inserire (nell'emendamento 31) dopo le parole "in ATI" le parole "d'intesa con la Regione siciliana". Inoltre, l'importo previsto era di un milione di euro e non di 10 milioni come riportato nell'emendamento 31. A tal proposito sono intervenuti G.V. Sanna (Pd), Porcu (Pd), Giacomo Sanna (Psd'az) e Cuccu (Pd).

L'assessore La Spisa ha presentato un emendamento orale con cui ha cassato le parole "d'intesa con la regione siciliana". Sullo stesso emendamento sono intervenuti Cossa (Riformatori) che ha ribadito che la Regione Sardegna non deve rimanere estranea al processo di privatizzazione della Tirrenia.

Soru (Pd) ha ricordato la disattenzione del passato ed ha rimarcato che "ormai c'è una procedura di selezione in corso che sta scegliendo tra 8 partecipanti. La Regione Sardegna - ha detto Soru - può avere una partecipazione nella Tirrenia, ma ridurre lo stanziamento da 10.000.000 a un milione è "mettere una pezza"."

L'ex presidente della Regione ha annunciato il voto a favore dell' emendamento 31 e Vargiu (Riformatori) ha detto che è la Regione che deve garantire la continuità territoriale, quindi non è una questione di partecipazione economica. L'emendamento 486, con l'emendamento orale proposto dall'assessore La Spisa, infine è stato approvato.

Sull'emendamento 31 G.V. Sanna (Pd) ha detto che partecipare con 1 milione di euro è un'elemosina. "Se vogliamo incidere dobbiamo stare alla pari della Sicilia".

Porcu (Pd) ha parlato di stanziamento di un milione "inutile" e ha annunciato il voto di astensione. Dal canto suo Soru (Pd) ha affermato che è ora di chiedere la pubblicazione di un bando europeo per l'assegnazione degli oneri di servizio. Capelli (misto) ha aggiunto che voterà a favore dell'emendamento 31 e ha sottolineato di essere d'accordo con Soru, commentando:  "Mettere 1 milione di euro è insufficiente".

Giacomo Sanna (Psd'az) ha dichiarato: "Oggi dobbiamo capire cosa fare della Tirrenia, ma - ha chiesto all'assessore - se tra un mese ci fosse la necessità di mettere 10 milioni sarà possibile averli subito o ci sono problemi tecnici?". In risposta a ciò l'assessore La Spisa ha assicurato che sarebbe inutile immobilizzare inutilmente 10 milioni, sarebbe solo creare residui. "Mettiamo un milione e poi decideremo quando ci sarà l'aggiudicazione". Per specificare meglio il fondo da cui saranno eventualmente presi i 10 milioni l'emendamento è stato sospeso.

Il dibattito è stato acceso anche circa l'emendamento 485 sulla Sassari Olbia. A tal proposito è intervenuto Maninchedda che, attraverso un emendamento orale, ha inserito nel testo la preclusione per la Sassari Olbia di accedere a nuovi mutui. G.V. Sanna (Pd) si è detto d'accordo sull'emendamento orale, ma ha detto di non esserlo sulla sostanza. "La regione non ha un euro - ha aggiunto - quindi la Sassari Olbia non si farà mai. Noi dobbiamo rivendicare dallo Stato il rispetto degli impegni presi".

Soru (Pd) e Caria (Pd) hanno annunciato il voto a favore dell'emendamento 485, mentre Lotto (Pd) ha detto di essere perplesso: "Il tema vero è chiarire: i soldi ci sono? E se non ci sono devono arrivare e da dove?". Successivamente Sechi (Comunisti - La sinistra sarda - Rossomori) ha espresso voto favorevole al 485, ma ha tuttavia sottolineato: "Il 40 è la dimostrazione del fallimento della giunta regionale nei confronti del governo che non è riuscita a far mantenere i patti".

Cocco (Idv) in merito ha annunciato il voto di astensione e di contro Pittalis (PdL) ha detto di non capire tanta preoccupazione perché il problema della Sassari Olbia si sta avviando alla conclusione.

Secondo Bruno (Pd) il 485, nella stesura originaria, sarebbe "l'emblema del fallimento di questa giunta". Per Amadu invece l'emendamento 40 è costituirebbe un passo in avanti notevole "perché serve a far avviare i cantieri della Sassari Olbia". Sabatini (Pd) ha così commentato: "Non c'è certezza dei fondi" ed ha poi rivolto l'attenzione sulla la nuova strada statale 125, mai finita nonostante manchino nove milioni di euro, ed altre strade per cui non si è stanziato neanche un euro.

Renato Lai (Pdl) ha sottolineato che deve essere lo Stato a sovvenzionare la Sassari Olbia, mentre Zuncheddu (Comunisti - La sinistra sarda - Rossomori) ha presentato una breve la cronistoria della strada statale.

Capelli (Misto) ha detto di essere d'accordo sull'emendamento orale presentato da Maninchedda e l'assessore Sannittu ha garantito la presenza dei fondi per la Sassari Olbia. "Quindi non dobbiamo preoccuparci".

Espa (Pd) ha affermato: "Con questo emendamento non stiamo autorizzando niente, perché 700 milioni di euro per la strada non li abbiamo". Ladu (Pdl), come Stochino,  ha votato a favore dell'emendamento 485, ma si è detto favorevole anche al 40. Netta la posizione di Barracciu (Pd) il quale ha dichiarato: "Questo emendamento conferma l'incapacità della giunta Cappellacci".

Messo ai voti con l'emendamento orale, il 485 è stato approvato. Si è quindi passati alla discussione relativa l'emendamento 40.

Secondo Gian Valerio Sanna (PD), se la Regione stanziasse fondi per questo genere di opere, significherebbe "dire addio all'intervento dello Stato. Inoltre, queste risorse non ci sono, non possiamo contrarre mutui, e quindi questo stanziamento è un falso".

Pierluigi Caria (PD), circa le dichiarazioni di qualche consigliere che ha detto che si tratta di dare l'avvio all'opera, ha affermato:“"Sono cose che sentiamo da decenni. Sotto l'aspetto tecnico vi sono grandi dubbi per questo emendamento, che rappresenta un passo indietro per la Sardegna e un fallimento della Giunta. È una grave rinuncia. Il tempo della chiacchiera è finito".

Renato Soru (PD) ha sottolineato: "E' una presa d'atto che lo Stato non ci darà le risorse per la Sassari-Olbia, ma è sbagliato arrenderci".

Per Luigi Lotto (PD) l'emendamento chiarisce ciò che non era chiaro nell'emendamento 485, ossia: "La Regione sta cercando di mettere in piedi una struttura per avviare la Sassari-Olbia, senza però avere le risorse. Senza una vera battaglia col governo, rischiamo un'incompiuta".

Chicco Porcu (PD) ha dichiarato la propria astensione, condividendo quanto avevano detto i colleghi: "Questo emendamento non ha una base giuridica. Messo così, è ancora un annuncio. Siamo disposti anche a crederci, senza polemiche, purchè la Giunta ritiri l'emendamento e si vada avanti con la Finanziaria, da approvare in tempi brevi e certi. Ma se si continuano ad infilare in Finanziaria norme intruse o pleonastiche, sarà difficile".

È intervenuto anche Franco Sabatini (PD) ed ha parlato "di opera strategica per la Sardegna, per la quale si attendono rassicurazioni, per capire se i fondi siano realmente disponibili. Ma è possibile parlarne senza che l'assessore competente sia presente in aula? Succede sempre così".

Anche Mario Bruno (PD) ha annunciato il voto di astensione. "Conosciamo bene la storia infinita della Sassari-Olbia, nella quale voi siete i protagonisti di un fallimento. Qui c'è quasi solo propaganda, gli unici fondi reali sono quelli del Cipe, pari a 162 milioni. Perciò, così come per le entrate, serve una grande mobilitazione contro il governo".

L'assessore Giorgio La Spisa è intervenuto "per contribuire a fare chiarezza. L'emendamento non ha alcun intento propagandistico: è stato chiesto dagli uffici regionali per poter procedere con l'autorizzazione amministrativa, oltre a puntualizzare l'origine delle risorse finanziarie. Noi abbiamo già a disposizione 199milioni, in gran parte statali, provenienti dal Fondo Letta. Poi nell'ordinanza del PDCM vi è un atto di rassicurazione per i 358 milioni dai fondi Fas. La parte restante la stiamo coprendo noi, con 140 milioni, ma non è detto che sia necessario, spostandoli dai residui".

Secondo Tore Amadu (PDL) "siamo davanti a una sfida importante, per questo rivolgo un appello alle opposizioni perché trasformino l'astensione in un voto favorevole".

Mario Bruno (PD), alla luce delle spiegazioni dell'assessore, ha ritenuto di dare una valenza positiva a quelle parole. "Manteniamo l'astensione, per invitare Giunta e maggioranza a ricercare con forza i fondi Fas, per i quali serve una maggiore autorevolezza".

Messo in votazione, l'emendamento è stato approvato.

Per quanto riguarda l'emendamento 478, all'emendamento 10, col parere favorevole della Commissione e della Giunta, il primo intervento è stato quello di Luciano Uras (Comunisti-Sinistra-Sarda-Rossomori) che ha detto: "L'abbiamo visto in Commissione, con una discussione di un certo interesse, con l'opposizione convergente rispetto a questo emendamento. Io però sottolineo che Area vive una situazione tragica. Potrebbe fare molto, può spendere ingenti risorse, e risulta invece inadeguata, per quanto riguarda le capacità dei dirigenti. Per questo manifestiamo la nostra astensione".

Alessandra Zedda (PDL) ha confermo l'approfondimento proficuo svolto dalla Commissione: "L'emendamento - ha affermato Zedda - trova soluzione a una legge un pò datata, concedendo ad enti locali e Area di ricontrattare i mutui, allungandoli fino a 25 anni. Annuncio il voto favorevole di tutto il PDL".

Per Gianvalerio Sanna (PD) "l'emendamento raccoglie un elemento collegato alla gestione dell'edilizia residenziale pubblica, prevedendo un mandato ad Area per alienare il 90% del patrimonio immobiliare pubblico".

Anche secondo Daniele Cocco (Idv) si tratta di un ottimo emendamento, "ma - ha sottolineato Cocco - il problema è Area".

Per Carlo Sechi (Comunisti-Sinistra Sarda-Rossomori) bisogna mettere in evidenza la cattiva gestione di Area, per cui la proposta di astenersi è giusta e corretta.

Roberto Capelli (Misto) ha poi annunciato una probabile astensione, "ma vorrei capire meglio alcuni aspetti. Ad esempio, si dovrà raggiungere il 90% nell'alienazione degli immobili, ma in realtà non si è mai superato il 30%. Quindi dovremmo intervenire su ciò che non funziona, dato che c'è una gestione scandalosa dell'Agenzia".

Luigi Lotto (PD) ha voluto sottolineare come spesso chi deve acquistare questi immobili abbia problemi seri, difficilmente risolvibili. "Ma in ogni caso - ha rimarcato Lotto - il problema è anche un altro, di edilizia popolare".

Anche Chicco Porcu (PD) ha annunciato il voto di astensione, chiedendo anche di portare il tema della gestione di Area alla fine della Finanziaria. "Non possiamo permetterci di perdere altro tempo, anche per le azioni poco trasparenti da parte dell'Agenzia".

Messo in votazione, l'emendamento è stato approvato e di conseguenza l'emendamento 10 è decaduto. La Presidente Claudia Lombardo ha quindi sospeso i lavori che riprenderanno alle ore 16.00. Red.

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