Domani, giovedì 27 gennaio, alle 10.30, a Sassari, nella Sala Umanistica delle Facoltà di Lettere e Filosofia e di Lingue e Letterature Straniere, in via Zanfarino 62, il regista argentino Miguel Pereira aprirà la sesta edizione dell'Asuni Film Festival, la manifestazione organizzata dall'associazione culturale "Su Disterru", con il patrocinio e il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato alla Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Sport e Spettacolo), della Provincia di Oristano (Assessorato alla Cultura), dei Comuni di Asuni, Laconi e Oristano, del consorzio turistico Sa Perda 'e Iddocca, e con la collaborazione dell'Instituto Nacional de Cine y Artes Audiovisuales (Argentina), Università degli Studi di Sassari, Amerindia, Cinema Casabalanca - Ossi, Società Umanitaria - Cineteca Sarda, Centro Sperimentale di Cinematografia Cineteca Nazionale, Pro Loco Asuni, OSVIC Oristano.
Il regista e produttore, nonché direttore artistico del Mar Del Plata International Film Festival dal 2003 al 2008, giovedì mattina incontrerà il pubblico e gli studenti del corso di Storia del Cinema dell’Ateneo turritano.
Dopo i saluti del rettore Attilio Mastino, di Aldo Maria Morace e Giulia Pissarello, presidi delle due facoltà ospitanti, e del presidente di Su Disterru, Nello Rubattu, l'incontro prosegue con la proiezione di "La deuda interna", il lungometraggio con cui Pereira si aggiudicò nel 1988 l’Orso d’Argento al Festival di Berlino. Il film, la cui proiezione sarà introdotta dal docente Antonio Pazzona, si occupa di una delle pagine più significative della recente storia argentina: la sciagurata guerra con il Regno Unito per le isole Falkland (o Malvinas), raccontata attraverso l’amicizia fra un giovane indigeno e un maestro di campagna, che si interrompe proprio a causa del conflitto.
Nel pomeriggio, sempre a Sassari, ma stavolta nell’Aula Magna della Facoltà di Agraria, il regista argentino incontra alle 16.00 la locale Università della Terza Età in un appuntamento che sarà arricchito dalla proiezione di "Sin palabras... Jujuy", un documentario del 1994 dedicato alla provincia di Jujuy, nel nord dell’Argentina, che gli ha dato i natali. Insieme a Nello Rubattu, intervengono all'incontro il presidente dell'Università della Terza Età Alessandro Maida e il preside della facoltà di Agraria, Pietro Luciano.
In serata l'anteprima dell’Asuni Film Festival si sposta a Oristano. Nella Sala Conferenze dell’Hospitalis Sancti Antoni (l'ex asilo Sant'Antonio), alle 20.30, la città di Eleonora tributa un omaggio a Tiberio Murgia, l’attore oristanese scomparso lo scorso agosto all'età di 81 anni. Il ricordo del percorso artistico e della vivace vicenda umana di Murgia è curato da Sergio Naitza, giornalista e critico cinematografico del quotidiano L'Unione Sarda, autore di una delle ultime interviste rilasciata dall'attore poco prima della scomparsa.
La serata prosegue con un nuovo intervento di Miguel Pereira: il regista incontra il pubblico di Oristano e presenzia alla proiezione del suo documentario del 1998 "De la puna a la selva" e, a seguire, di "Valentin", fortunato film di Alejandro Agresti del 2002, apprezzato anche dai cinefili del nostro paese.
Da venerdì il festival pianterà le tende ad Asuni e a Laconi, dove a Miguel Pereira si aggiungeranno altri importanti testimoni del cinema argentino, come i registi Marco Bechis e Juan Tarauto, e gli attori Tristàn Ulloa e Carolina Romàn, che contribuiranno a raccontare l'Argentina e ad approfondire i temi dei film di volta in volta in programma attraverso una serie di incontri con il pubblico.
Ad affiancarli nei loro dialoghi con gli spettatori sarà la direzione artistica del festival, che in questa edizione si affida a un team composto da Carlos Cardini (documentarista, giornalista, operatore culturale dell'associazione Amerindia ed esperto di cinematografia argentina) e dalla redazione della rivista di cinema Teorema (Antonello Zanda, Elisabetta Randaccio e Tore Cubeddu) con il suo direttore, Bepi Vigna. Com.