Nel corso dell'audizione in Commissione Agricoltura, tenutasi stamattina, i rappresentanti delle associazioni dell'ortofrutta, facenti parte del COPOS, ed il collettivo delle Organizzazioni produttori Ortofrutticole della Sardegna hanno sostenuto che una delle maggiori criticità del comparto ortofrutticolo sarebbe l'accesso al credito.
A tal proposito il collettivo ha chiesto all'organismo consiliare, presieduto da Mariano Contu (Pdl), di poter partecipare alle fasi di rimodulazione dei bandi delle misure del Piano per lo sviluppo rurale, sia dell'Asse 1 che dell'Asse 2 riguardanti il comparto ortofrutticolo, settore che necessita di strumenti adeguati per il suo rilancio.
I rappresentanti del COPOS hanno inoltre individuato, tra le cause della crisi del comparto, lo scarso potere contrattuale e il mancato rispetto delle regole.
Tra le problematiche evidenziate anche la modesta aggregazione della produzione e della concentrazione dell'offerta del comparto ortofrutticolo e la revoca dello sgravio fiscale dei contributi Inps sui lavoratori dipendenti nelle aree svantaggiate e montane. Il collettivo, che raggruppa 853 aziende, ha un fatturato complessivo di 44 milioni e 900.000 euro e il prodotto commercializzato è pari a 680.000 quintali.
Per quanto riguarda l'accesso al credito i rappresentanti delle associazioni dell'ortofrutta hanno sottolineato l'esigenza di aprire un tavolo di lavoro con la Regione, la Sfirs e i Consorzi fidi anche per abbreviare i tempi di concessione e per abbattere gli oneri finanziari attraverso il concorso al pagamento degli interessi sui prestiti a breve termine contratti dalle aziende agricole attive per far fronte alle spese di conduzione.
Il collettivo ha anche chiesto la costituzione di un comitato tecnico per incentivare la sperimentazione e la ricerca nel settore e finalizzarla alle reali esigenze dei produttori e di un comitato per favorire l’internazionalizzazione e la continuità territoriale delle merci per facilitare il trasferimento delle merci deperibili. Red.