Sono migliaia i manifestanti che si sono radunati in centro a Il Cairo per protestare contro il governo del presidente Hosni Mubarak. "Il popolo vuole la caduta del regime", "Mubarak vattene", sono alcuni degli slogan intonati dai manifestanti che si stanno concentrando nella piazza Tahrir.Nel frattempo 16 carri armati dell'Esercito si stanno muovendo verso piazza Tahrir, dove da oltre un'ora si sono radunate migliaia di persone. Lo riferisce la rete satellitare Al Arabiya e lo confermano testimoni oculari. L'esercito, infatti, che pur dispiegato nelle strade al momento non è intervenuto, mantenendosi ai margini dei disordini, ha cordonato con mezzi blindati il centro della capitale.
Il presidente Mubarak ha visitato il centro operativo dell'esercito "per seguire le operazioni di controllo della sicurezza", lo ha reso noto la televisione di Stato egiziana.
Forze di opposizione egiziane e in particolare i Fratelli musulmani concordano nell'affidare a Mohammed el Baradei il mandato di avviare "negoziati con il regime". Lo ha annunciato il portavoce della potente confraternita, Essam al Eryan, citato dalla tv araba Al Jazira.
La polizia - presa di mira dai manifestanti - è sparita dalle strade della capitale dove è stato dispiegato l'esercito.
l segretario generale dell'Onu, Basn Ki-moon fa appello alla non violenza e al rispetto dei diritti umani. Gli Usa consigliano ai propri cittadini di lasciare il paese.
Il nuovo governo egiziano ha chiuso il canale di Al Jazira nel Paese. Si tratta del primo atto dell'esecutivo nominato ieri del presidente, Hosni Mubarak.
"Le autorita' egiziane hanno deciso la chiusura dell'ufficio di Al Jazira al Cairo e ritirano gli accrediti ai suoi corrispondenti": lo ha annunciato la stessa tv satellitare in una scritta in sovrimpressione.
In compenso la tv egiziana ha mostrato il presidente egiziano Hosni Mubarak mentre incontra i vertici militari, alla presenza del nuovo vicepresidente Omar
Suleiman e del ministro della Difesa.
34 prigionieri, "Fratelli musulmani", sono invece fuggiti dalla prigione di Wadi Natroun, nei pressi de Il Cairo, approfittando dell'abbandono del carcere da parte delle guardie carcerarie.
Decine di cadaveri giacciono in strada nei pressi di un prigione al Cairo. Lo hanno segnalato fonti della sicurezza. Nella notte in una rivolta carceraria e in un tentativo di fuga sono stati sparati numerosi colpi d'arma da fuoco.
Diciannove aerei privati, con a bordo familiari di ricchi uomini d'affari egiziani legati alla famiglia del presidente Hosni Mubarak, hanno lasciato il Cairo nella tarda serata di sabato. La maggior parte erano diretti verso Dubai, secondo quanto riporta un funzionario aeroportuale.
Nella località Al Qantara, 5 km a est di Suez, un numero imprecisato di saccheggiatori ha preso d'assalto il museo archeologico locale, il maggiore di tutto la penisola del Sinai. Il museo contiene circa 3.000 pezzi, in parte trafugati e in parte danneggiati. La polizia è assente dalla città.
La tv mostra componenti di bande di saccheggiatori arrestati, sottolineando visivamente che la polizia è in azione. I ladri hanno rubato televisioni, elettrodomestici e mobili da un centro commerciale lungo il Nilo. Nonostante il coprifuoco dalle 16 di oggi alle 8 di domani mattina, di pomeriggio nella capitale i ladri hanno preso d'assalto la banca araba internazionale e diversi bar e ristoranti, tra cui un McDonald's e un Hardees, e hanno saccheggiato un Carrefour. A Giza, a sud del Cairo, alcuni giovani hanno saccheggiato case e discoteche portando via bottiglie di alcol, sedie, divanetti e tavoli sui loro risci.
Almeno 150 persone sono rimaste uccise in Egitto nei cinque giorni di manifestazioni di protesta contro il regime del presidente Hosni Mubarak. Lo hanno reso noto in nottata fonti mediche e dei servizi di sicurezza. Nella giornata di sabato, secondo le stesse fonti, le vittime sono state 33
Nuovo appello di Obama perche' cessino le violenze in Egitto. Il presidente americano, che ha incontrato lo staff della sicurezza nazionale, e' tornato a
insistere sul suo sostegno 'alla tutela dei diritti universali' e sul suo impegno perche' ci siano passi concreti delle autorita' egiziane sulle riforme. Dall'Europa, appello congiunto di Sarkozy, Cameron e Angela Merkel a Mubarak, perche' si evitino violenze contro civili disarmati e sia garantito il diritto di manifestare pacificamente.
Quattordici cadaveri sono stati trovati in una moschea nei pressi di una prigione al Cairo, dopo una rivolta.
Si fa sempre più incandescente la situazione al Cairo, dove migliaia di persone continuano a radunarsi a piazza Tahrir, il luogo che da giorni è il fulcro delle proteste anti-governative. Da diverso tempo gli elicotteri militari stanno sorvolando la piazza, dove ormai la folla è imponente, e negli ultimi minuti almeno due caccia militari sono sfrecciati a bassissima quota sopra la città. Intanto nella piazza, hanno riferito testimoni oculari ad al-Jazira, sono comparsi anche altri camion militari.
"Hosni Mubarak non ha fatto abbastanza, il processo è appena iniziato": così il segretario di Stato Usa Hillary Clinton in una intervista televisiva.
Il presidente egiziano, Hosni Mubarak non ha ancora fatto abbastanza per rispondere alle richieste della sua gente e gli Usa chiedono che, in Egitto, si realizzi "una transizione ordinata": intervenendo alle trasmissioni domenicali dei network tv Usa, il Segretario di Stato, Hillary Clinton, ha reso pubblica la visione della Casa Bianca su quanto sta avvenendo in Egitto.
A proposito della nomina del capo dell'intelligence militare, il generale Omar Suleiman, come primo vice-presidente, la Clinton ha detto che questo è "solo l'inizio": "L'inizio nudo di ciò che deve accadere, ovvero un processo che conduca a passi concreti per realizzare le riforme democratiche ed economiche stiamo chiedendo".
La Clinton ha sottolineato che gli Usa vogliono "vedere elezioni libere ed eque" e che si aspettano che "questo sarà uno dei risultati di quello che sta accadendo oggi". "Stiamo esortando il governo di Mubarak, che è ancora al potere, stiamo sospingendo l'esercito, che è un'istituzione molto rispettata i Egitto, a fare quel che è necessario per facilitare una sorta d transizione ordinata". La Clinton ha anche aggiunto che l'esercito egiziano ha dimostrato finora di agire con cautela e che al momento gli Usa non stanno affatto pensando di interrompere gli aiuti all'Egitto.
Gli Stati Uniti "perdono la propria credibilità" nel supporto alla democratizzazione in Egitto "continuando a sostenere" il presidente Hosni Mubarak. Lo ha detto oggi il premio Nobel per la pace ed ex direttore Aiea Mohamed El Baradei in una intervista alla Cbs.
In Egitto le nuove nomine non placano le proteste
Dopo un'altra notte di coprifuoco, la situazione al Cairo si presenta tranquilla ma sempre presidiata dall'esercito. Gli elicotteri volano bassi sulla capitale egiziana con una frequenza superiore a quella notata negli ultimi giorni. La tv mostra componenti di bande di saccheggiatori arrestati, sottolineando visivamente che la polizia è in azione.
I ladri hanno rubato televisioni, elettrodomestici e mobili da un centro commerciale lungo il Nilo. Nonostante il coprifuoco dalle 16 di oggi alle 8 di domani mattina, di pomeriggio nella capitale i ladri hanno preso d'assalto la banca araba internazionale e diversi bar e ristoranti, tra cui un McDonald's e un Hardees, e hanno saccheggiato un Carrefour. A Giza, a sud del Cairo, alcuni giovani hanno saccheggiato case e discoteche portando via bottiglie di alcol, sedie, divanetti e tavoli sui loro risci.
Diciannove aerei privati, con a bordo familiari di ricchi uomini d'affari egiziani legati alla famiglia del presidente Hosni Mubarak, hanno lasciato il Cairo nella tarda serata di sabato. La maggior parte erano diretti verso Dubai, secondo quanto riporta un funzionario aeroportuale.
Almeno 102 persone sono rimaste uccise in Egitto nei cinque giorni di manifestazioni di protesta contro il regime del presidente Hosni Mubarak. Lo hanno
reso noto in nottata fonti mediche e dei servizi di sicurezza. Nella giornata di sabato, secondo le stesse fonti, le vittime sono state 33
Nuovo appello di Obama perche' cessino le violenze in Egitto. Il presidente americano, che ha incontrato lo staff della sicurezza nazionale, e' tornato a
insistere sul suo sostegno 'alla tutela dei diritti universali' e sul suo impegno perche' ci siano passi concreti delle autorita' egiziane sulle riforme. Dall'Europa, appello congiunto di Sarkozy, Cameron e Angela Merkel a Mubarak, perche' si evitino violenze contro civili disarmati e sia garantito il diritto di manifestare pacificamente.