Nel corso della seconda riunione plenaria dell'Arlem (Assemblea Regionale e Locale del Mediterraneo), svoltasi ad Agadir, in Marocco, sono state accolte due importanti proposte presentate dal Presidente della Provincia di Cagliari.
La prima riguarda l'adozione di un principio fondamentale legato alla democrazia nel Bacino del Mediterraneo. Sono state inoltre individuate alcune "politiche di respingimento" attuate da diversi Paesi come elemento di chiusura culturale che non promuove la crescita democratica dell'intera area.
La seconda proposta riguarda l'inserimento nell'agenda dei lavori del prossimo anno, delle problematiche legate al commercio marittimo e particolarmente del transhipment internazionale. Si tratta di creare un collegamento-coordinamento fra i porti del Mediterraneo.
L'Assemblea, costituitasi lo scorso anno a Barcellona, si configura come organismo parallelo all'UPM (Unione per il Mediterraneo) che ha visto la luce durante il vertice europeo del luglio 2008 e raccoglie i rappresentati degli amministratori locali delle varie sponde del Mediterraneo, in tutto 84 componenti (42 europei e 42 africani e asiatici).
Al termine del vertice marocchino, Milia si è detto soddisfatto dei risultati ottenuti, nella convinzione che gli stessi possano essere di grande utilità anche alla Sardegna e, più in particolare, alle problematiche dello sviluppo dell'area cagliaritana così fortemente caratterizzate dall'attività portuale. Red.