Esprimo soddisfazione per l’approvazione di due leggi che rappresentano un atto di civiltà perché si rivolgono alle fasce più deboli della popolazione che sono i carceratio e i minori e adolescenti.
La legge che istituisce il sistema integrato di interventi a favore dei detenuti e l’istituzione del loro garante, di cui sono primo firmatario, ha ottenuto l’unanimità sia in Commissione che in aula.
Consapevoli dell'importanza e dell'urgenza di dotare la Regione di una normativa finora mancante, la Commissione, con la collaborazione dei funzionari del Consiglio, ha ritenuto prioritario esitare questo provvedimento anche alla luce delle risultanze di numerosi sopralluoghi nelle diverse carceri sarde e di incontri con i responsabili del settore effettuati fin dall'inizio della legislatura con l’obiettivo di focalizzare l’attenzione sulle problematiche carcerarie, a lungo trascurate e troppo spesso alla ribalta della cronaca per episodi drammatici.
Il risultato di questo lavoro è un provvedimento di ampio respiro volto a salvaguardare i diritti umani e fondamentali della persona, sia per gli adulti sia per i minori, che entrano nel circuito penale.
La seconda legge bipartizan approvata, “L’istituzione del Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza”, definisce i bambini e gli adolescenti “una preziosa risorsa del nostro domani”, e affida al nuovo Istituto la difesa e la verifica dell’attuazione dei diritti dei minori attraverso azioni positive mirate alla promozione del diritto alla vita, alla famiglia, all’istruzione, all’assistenza socio-sanitaria, alla sopravvivenza e alla partecipazione alle decisioni che li riguardano, tenendo conto del loro superiore interesse.
Basandosi su quanto sancito dall’ordinamento internazionale, europeo e italiano, il Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza – si legge nella relazione d’accompagnamento – avrà il compito di salvaguardare e garantire i diritti e gli interessi dei minori, anche di coloro non in possesso della cittadinanza italiana. Con questo atto normativo, la nostra regione si mette al passo rispetto a quanto previsto dalla Convenzione internazionale sui diritti del fanciullo, approvata a New York, dall’Assemblea generale delle Nazioni unite il 20 novembre 1989, entrata in vigore il 2 settembre 1990, ratificata e resa esecutiva in Italia con la Legge n. 176/91. Red