Questa mattina, a Cagliari, nel corso dell'incontro voluto dall'assessore regionale dell'Agricoltura Andrea Prato, al quale hanno preso parte alcuni imprenditori del settore, i rappresentanti della Organizzazione produttori Terrantiga, dell'assessorato della Programmazione e funzionari delle agenzie Laore e Argea, si è discusso sull'idea di rilanciare la filiera apistica in Sardegna.
Gli operatori, soddisfatti per la nuova attenzione da parte della Regione, hanno avanzato una serie di richieste e proposte, interamente condivise da Prato.
"Questa – ha spiegato Prato - è una filiera fondamentale per lo sviluppo dell'intera agricoltura e per la tutela del nostro ambiente: se scompaiono le api, primo anello della catena ecologica, non c'è futuro per l'ecosistema della Sardegna. Per il comparto apistico intendiamo lavorare con la stessa determinazione e seguire lo stesso iter riservati ai settori lattiero-caseario e a quello ortofrutticolo, arrivando a un approccio di filiera e facendo fronte unitario per aggregare l'offerta".
"Anche in questo comparto, che nell'Isola conta 450 aziende professionali e circa duemila hobbisti e produce fra i 22 e i 25mila quintali di miele all'anno con una Produzione lorda vendibile di circa tre milioni di euro, è necessaria una svolta – ha aggiunto l'assessore - nell'ottica di una valorizzazione delle nostre produzioni. Dobbiamo invertire il dato che vede un'importazione di miele non sardo pari al 60 per cento, e nonostante la qualità del prodotto sardo".
Verranno affrontate in modo ancora più analitico le tematiche del comparto in un incontro che sarà convocato a breve. Red.