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Sanna (Psd’Az): “Indispensabile bloccare ogni attività o nomina in vista del ritorno al nucleare del nostro Paese”.

Giacomo Sanna, Presidetne del Partito Sardo D'Azione, commentando la decisione della Consulta che impone il no-stop al percorso intrapreso dal Governo sulla costruzione delle nuove centrali nucleari, ha dichiarato: "La Corte Costituzionale, con la decisione di ieri, che impone la necessità del parere delle Regioni sulla localizzazione degli impianti nucleari, fa esplodere tutte le contraddizioni dei provvedimenti intrapresi dal Governo, ed al contempo sancisce che la strada della concertazione e del coinvolgimento dei territori sia quella da seguire. Nessuna imposizione "manu militari" potrà dunque essere accettata, ed il Popolo Sardo, con il referendum che si svolgerà tra qualche mese avrà la possibilità di esprimersi in maniera chiara sul tema."

 

"Fino a quando non sarà noto l'esito del referendum per l'abrogazione delle norme che riaprono alla produzione di elettricità attraverso la tecnologia nucleare, che la stessa Corte Costituzionale ha dichiarato ammissibile, riteniamo indispensabile - ha proseguito Sanna - bloccare ogni attività o nomina in vista del ritorno al nucleare del nostro Paese. E' necessario che, in attesa di questo voto, non venga insediata l'Agenzia per il Nucleare, che alla stessa non siano attribuiti dipendenti, né che vengano disposte remunerazioni per i componenti".

 

"I cittadini - ha concluso il capogruppo - stanno ancora pagando per lo smantellamento delle vecchie centrali (condotto in maniera poco chiara e ricca di ritardi e inefficienze), e non vorremmo che debbano pagare anche gli oneri di un'agenzia per un ritorno al nucleare che, molto probabilmente, non avverrà mai". Red.