Anche il corallo rosso della Sardegna avrà un percorso di tracciabilità e presto saranno avviate azioni per la formazione di nuovi operatori garantendo così il ricambio generazionale di una delle professioni più caratteristiche e tradizionali della pesca dell’Isola. Sono le principali novità contenute nella delibera proposta dall’assessore regionale dell’Agricoltura Andrea Prato e approvata ieri pomeriggio dalla Giunta.
Per quanto riguarda la tracciabilità, saranno promosse tutte quelle azioni che consentano di individuare e riconoscere le partite di corallo rosso raccolte nel mare territoriale in tutte le fasi della produzione, dalla raccolta fino alla vendita al dettaglio. “Assieme all’Autorità marittima – spiega l’assessore Prato - designeremo idonei porti di sbarco vicini alle principali aree di pesca e verificheremo come etichettare il corallo di ogni zona. Prevediamo che già dalla prossima stagione possa essere certificato quotidianamente tutto il corallo rosso pescato nel nostro mare. Tutto questo avrà come conseguenza di garantire non solo maggiore efficacia alle attività di controllo, ma soprattutto valorizzare meglio il prodotto durante la commercializzazione e la lavorazione, nella prospettiva di una progressiva e funzionale concentrazione dell’offerta, presupposto essenziale per lo sviluppo di una strategia commerciale condivisa”.
Un’altra azione innovativa riguarda la formazione professionale degli operatori. Una misura che viene incontro alle esigenze avanzate da parte di diversi sub professionisti, anche perché fino a oggi è mancato uno specifico brevetto che qualifichi gli operatori a svolgere la pesca del corallo, attività tra l’altro che per le elevate profondità in cui viene svolta (tra gli 80 e i 140 metri) li espone a non pochi rischi. “Ecco perché, assieme all’assessore del Lavoro, una volta individuate le linee di finanziamento disponibili e definite tutte le procedure necessarie all’ottenimento di una qualifica abilitante, avvieremo dei corsi professionali in modo da favorire anche il ricambio generazionale”, aggiunge Prato.
La delibera approvata ieri dalla Giunta ha anche fissato le direttive per la stagione di prelievo 2011. Anche quest’anno, la pesca del corallo inizia il 1° maggio e si concluderà il 15 ottobre e sarà consentita a profondità non inferiori a 80 metri. Le ultime analisi scientifiche, e secondo quanto emerso durante le riunioni del Comitato tecnico consultivo regionale per la pesca del 22 dicembre 2010 e del 20 gennaio scorso, dimostrano come i banchi di corallo dell’Isola (concentrati soprattutto lungo le coste occidentali e settentrionali) siano in uno stato di buona salute ecologica. In un successivo decreto, l’assessore stabilirà il numero totale di autorizzazioni (massimo 30), le zone del mare territoriale dove si potrà prelevare il corallo e la quantità massima giornaliera. Red