"Non accettiamo ministeri, non accettiamo di fare parte della maggioranza". Così Marco Pannella, in una videochat sul sito del Tg1.
Pannella smentisce di aver preso appuntamento per oggi per un terzo incontro con Silvio Berlusconi, ma non esclude "che possiamo vederci".
Quanto all'ipotesi di ingresso del governo, racconta: "Non ne abbiamo parlato con Berlusconi nemmeno un momento, se non con una battuta. Quando sono andato da lui un domestico che mi conosceva mi ha chiesto: 'Fara' il ministro di grazia e giustizia?'. Ho risposto: 'La grazia no, la giustizia nemmeno'. Poi l'ho riferito a Silvio e abbiamo riso".
"Noi non ci vendiamo. Ci giudicano come se fossero loro - ha aggiunto Pannella - Anche i democratici, che si sono svenduti sul conflitto d'interessi e la difesa della legalita"'.
"Dimissioni? No. Perché ci devono dire come e che cosa viene dopo Berlusconi".
"Vogliono andare a elezioni antidemocratiche. Dunque anche se a noi Berlusconi non va bene, diciamo che il regime e' pronto a sbarazzarsi di Berlusconi per tenere in piedi lo stesso regime".
"Vogliamo che in una situazione nella quale Berlusconi e' indebolito, in difficolta' da molti punti di vista, forse logoro, non si trovi però il modo per sostituirlo con un'ammucchiata destra-sinistra-centro, che possa protrarre il regime per altri 10 anni", ha sottolineato Pannella.
Quanto ai fatti del 'caso Ruby', "ciascuno giudichi come se Berlusconi fosse uno zio - ha detto Pannella - ma ritengo che queste cose siano marginali, in una situazione in cui siamo amplissimamente condizionati dalla fedelta' vaticana".
"Non è che vogliamo fare un favore a Berlusconi - ha aggiunto il leader radicale - Ma e' irresponsabile chiedere che si dimetta per permettere che si protragga questo regime criminoso e criminale".
"Ci sono dentro il regime, dentro il Pdl e pure dall'altra parte, coloro che ritengono utile sbarazzarsi di Berlusconi, soprattutto all'interno del Pdl. Ma io non ho mai ritenuto utile sbarazzarsi. E' utile costruire qualche cosa e dire responsabilmente che cosa". Tra coloro che ritengono utile "sbarazzarsi di Berlusconi" c'e' "la magistratura di Milano con quel signore neopromosso Bruti Liberati", che e' pronta "a far fare la marcia su Roma ad uno che è molto casto, ma anche molto imbroglione come Roberto Formigoni".
Formigoni è "protetto da quella magistratura milanese che ha fatto l'impossibile per incastrare Berlusconi e ci e' riuscito, sulla storia della puttane. Mentre contemporaneamente ha lasciato impunito un presidente, un regime come quello di Cl, con buona pace di don Giussani".
Immediata la replica di Formigoni: "Che Pannella fosse un prevaricatore violento (nonostante i suoi tentativi di proclamarsi l'opposto) lo sapevamo da tempo. Ora abbiamo un'altra certezza: e' pazzo".