La Presidente Lombardo ha così replicato alle dichiarazioni del presidente Cappellacci: "Probabilmente se il Presidente Cappellacci evitasse di parlare per interposta persona eviterebbe di incorrere in simili scivoloni con giovamento dei rapporti di leale collaborazione fra le due istituzioni in un momento di così grave difficoltà per la nostra terra che richiede il massimo rispetto per il mandato parlamentare che tutti siamo impegnati ad adempiere".
"E' evidente - ha proseguito la Lombardo - che non si tratta di un problema di comunicazione interna al Consiglio Regionale, ma di capacità di comprensione. Infatti, il significato letterale della nota inviata al Presidente della Regione non lascia spazi a nessun dubbio interpretativo in quanto era diretta a sollecitare l'esecutivo al tempestivo e rigoroso rispetto del dettato dell'articolo 105 del Regolamento Interno in materia di accesso agli atti e informazione per i Consiglieri Regionali. Quindi nulla ha a che vedere con la volontà manifestata dal Presidente della Regione di riferire in Aula in merito allo stato della vertenza entrate".
"Piuttosto intempestiva appare la manifestata disponibilità a collaborare - ha affermato la Presidente - perché l'intervento della Presidenza si è reso necessario proprio a seguito del mancato accoglimento di una specifica richiesta del Presidente del Gruppo del PD finalizzata ad ottenere alcuni documenti attestanti le iniziative della giunta sulla vertenza entrate".
"Documenti che per consentire un compiuto ed esaustivo esame volto a un confronto costruttivo sulle dichiarazioni che il Presidente della Regione - ha concluso - effettuerà in Aula, devono pervenire agli interessati in tempo utile prima della seduta del Consiglio". Red.