Il vicepresidente egiziano Omar Suleiman ha annunciato in televisione che il presidente Hosni Mubarak ha rinunciato al suo mandato presidenziale e ha incaricato le forze armate di gestire gli affari dello Stato.
Suleiman, apparso sulla tv di Stato spiegando che Mubarak "ha deciso rinunciare alla sua carica di presidente della Repubblica", aggiungendo che con l'ultimo atto da presidente ha incaricato il Consiglio Supremo di Difesa di gestire "il Paese nelle difficili circostanze che sta attraversando".
"Solo la Storia potrà giudicare il nostro presidente Mohammad Hosni Mubarak". Così la tv di Stato egiziana ha commentato la notizia delle dimissioni del rais egiziano.
Esplosioni di gioia e concerti di clacson hanno accolto a Tunisi la notizia delle dimissioni del presidente egiziano Hosni Mubarak.
La popolazione di Gaza è scesa in strada per festeggiare le dimissioni di Hosni Mubarak.
Hamas ha festeggiato le dimissioni del presidente egiziano Hosni Mubarak definendole "l'inizio della vittoria della rivoluzione". Nel contempo le strade della Striscia, controllate dal movimento integralista palestinese, sono piene di gente esultante.
I Fratelli Musulmani, il più grande e più importante gruppo di opposizione in Egitto, si sono congratulati con "l'esercito che ha mantenuto le sue promesse" e con gli egiziani che hanno vinto "la loro battaglia", dopo l'annuncio delle dimissioni del presidente Hosni Mubarak.
Il governo svizzero congela potenziali beni di Hosni Mubarak nella repubblica elvetica. Lo ha detto un portavoce del ministero degli Esteri.
"E' stata ascoltata la voce del popolo egiziano": lo ha detto l'alto rappresentante della diplomazia Ue Catherine Ashton, commentando le dimissioni di Hosni Mubarak.
"E' il più bel giorno della mia vita, il Paese è libero!". E' il breve messaggio pubblicato su Twitter dal Premio Nobel Mohammed ElBaradei, leader dell'opposizione egiziana, dopo le dimissioni del presidente Hosni Mubarak, annunciate in diretta tv dal vice presidente Omar Suleiman.
Il vicepresidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha detto che quanto sta avvenendo in Egitto rappresenta "un irreversibile cambiamento verso la democrazia". "A poche generazioni capita di cogliere l'opportunità che il popolo egiziano sta cogliendo. Per l'Egitto è un giorno storico", ha detto Biden parlando in Kentucky.
"La parte migliore? Che si è dimesso nel giorno dedicato ai martiri. Le loro vite non sono state perdute invano". E' uno dei commenti postati su Twitter dai molti egiziani che continuano ad usare il servizio di microblogging per celebrare le dimissioni del presidente Hosni Mubarak.
Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, auspica che in Egitto possa avere luogo una transizione "pacifica e ordinata". Lo ha detto al Palazzo di Vetro Martin Nersirky, portavoce di Ban. "Il popolo egiziano è frustrato e ha chiesto riforme coraggiose - ha detto il portavoce - la transizione, ora, deve essere pacifica e ordinata".
Il Partito Democratico Nazionale guidato da Hosni Mubarak ha confermato che il presidente egiziano ha lasciato il Cairo insieme alla famiglia, e che è arrivato a Sharm el-Sheikh, località balneare della penisola del Sinai dove il Rais possiede una lussuosa villa. La conferma è venuta da Mohammad Abdellah, portavoce del partito stesso che è al potere in Egitto da 30 anni. In precedenza la notizia era stata diffusa soltanto da 'al-Arabiya', emittente televisiva satellitrare di Dubai, senza peraltro indicarne l'origine. Fonti governative si erano invece poi limitate a ribadire che Mubarak era partito dalla capitale, ma per una "destinazione ignota".
La speranza di Israele è che le dimissioni del presidente egiziano Hosni Mubarak non abbiano ripercussioni negative sulla pace fra i due Paesi. Lo ha detto una fonte governativa israeliana, citata dal quotidiano Maariv.
Un manifestante e' morto e venti sono rimasti feriti in uno scontro a fuoco con la polizia durante l'assalto ad una stazione di polizia a Rafah. Lo riferiscono fonti locali, indicando che il bilancio delle vittime potrebbe aggravarsi.
Al Cairo la folla è in piazza Tahir, ci sono state manifestazioni nei pressi della sede televisione e del palazzo presidenziale. Anche ad Alessandria 300.000 sono in marcia verso il palazzo presidenziale, mentre a Suez i dimostranti hanno preso il controllo di alcuni edifici governativi. Le immagini impressionanti mostrano una piazza Tahir gremita all'inverosimile, tanto che durante la preghiera del venerdì era difficile distinguere singole persone in una marea umana inginocchiata.
Bandiere e cartelli con la scritta 'Mubarak vattene' sono sventolati in aria e slogan ('Vattene, vattene', 'La piazza va avanti') vengono scanditi ritmicamente.
I promotori della protesta hanno chiesto la partecipazione di 20 milioni di persone da tutto l'Egitto per il "venerdi dell'addio" del presidente. Gruppi, a quanto si è appreso, si avviano dalla piazza verso le diverse sedi istituzionali individuate come obiettivi della protesta: in particolare la sede della televisione, il palazzo presidenziale di Heliopolis, la sede dell'Assemblea del popolo.
Il Consiglio supremo delle Forze Armate si fa garante delle promesse fatte alla vigilia dal presidente egiziano Hosni Mubarak: in un comunicato letto in
televisione, l'esercito ha promesso elezioni libere e trasparenti, senza però fissare una data, e ha offerto una revoca condizionata dello stato d'emergenza. L'esercito ha invitato la popolazione a "tornare a una vita normale" e ha rivolto un avvertimento contro qualsiasi minaccia alla sicurezza del Paese e della popolazione.
I militari si fanno inoltre garanti - recita il comunicato - delle "riforme legislative e costituzionali" promesse dal presidente Hosni Mubarak.