La Giunta, in approvazione ad una delibera proposta dall’assessore dell’Agricoltura, Andrea Prato, ha deciso per la riapertura del bando a favore delle aziende agro-pastorali che avevano fatto domanda, ma che presentavano degli errori formali nella compilazione.
Per tutelare i diritti acquisiti dai beneficiari che invece avevano correttamente seguito le procedure di richiesta di aiuto, le istanze di regolarizzazione costituiranno una graduatoria di priorità inferiore rispetto a quella già adottata dall’agenzia Argea. E sarà la stessa Argea, secondo quanto stabilito dal provvedimento della Giunta, a curare la riapertura dei termini, la ricezione delle domande, la loro istruttoria, la selezione e l’approvazione della nuova graduatoria suppletiva.
Il finanziamento riguarda l’annualità 2010, per la quale sono stati stanziati 16 milioni di euro, di aiuti "de minimis" previsti dall’articolo 1 della legge regionale 15/2010 e sin da oggi sono partiti i primi pagamenti a favore di numerose aziende agro-pastorali. In base alla prima graduatoria stilata alla fine del 2010, le pratiche ammissibili erano state 8.281 contro le 2.266 escluse.
"Abbiamo appurato che buona parte delle domande inizialmente scartate – ha spiegato l'assessore Prato – presentavano errori formali e in questa delicata fase per il comparto agro-pastorale crediamo opportuno coinvolgere il maggior numero possibile di operatori in un'azione che incentiva l'aggregazione dei produttori e l’avvio del sistema di pagamento del latte a qualità. Nel frattempo, Argea sta già liquidando i primi beneficiari e contiamo di procedere con velocità nel corso di queste settimane". Red.