Esistono forti perplessità sull'impatto che il canone potrebbe avere sulla portualità turistica. Secondo Franco Cuccureddu (Misto), dopo una decuplicazione disposta nel 2007, questa norma "aberrante sotto tutti gli aspetti, sarebbe la mazzata definitiva alla nautica, settore non assistito e in crescita, dopo che siamo ridiventati la prima destinazione mondiale per yacht e maxiyacht".
L'assessore Rassu, dichiarandosi disponibile al confronto e pronto, se necessario, "a fare un passo indietro", ha spiegato che il canone annuale per le attività turistico-ricreative diminuirebbe da
Il capogruppo Udc, Giulio Steri, evidenziando l'estrema complessità della materia, ha suggerito che venga esaminata in un secondo momento inserendola in un disegno di legge organico. Preoccupazione sulle possibili conseguenze negative è stata espressa anche da Giorgio Locci (Pdl) e dal capogruppo del Popolo della Libertà, Mario Diana, che ha ricordato come l'obbligo per i concessionari portuali di versare un sovracanone previsto in Sardegna dal
Un altro dubbio è nato durante la seduta per il rischio di creare disparità di trattamento tra i porti isolani. Il dirigente dell'Assessorato Pilia, pero', ha detto che sono tutti sotto gestione diretta regionale ad eccezione di Cagliari, Olbia e Porto Torres. Red