Sergio Melis, Segretario UGL Igiene Urbana, ha così commentato la notizia del Consiglio Comunale di Cagliari che, riunitosi ieri, dopo aver analizzato le problematiche relative il nuovo appalto biennale per la raccolta dei rifiuti, ha decretato il mancato rinnovo del contratto per 90 lavoratori che per dieci anni si sono occupati dell'igiene urbana della città: "Allo stato attuale non si può certo ricordare Cagliari per la pulizia delle sue strade".
"E dopo che questi 90 operai verranno licenziati - ha proseguito Melis - l'igiene urbana non migliorerà di certo. La raccolta differenziata non aumenterà in maniera consistente finché non verrà attivata la raccolta porta-porta e l'incremento della pulizia stradale per quartiere sarebbe possibile solo con il reintegro dei perdenti il posto. Perché licenziarli allora?".
Il consigliere Cugusi ha ricordato durante il consiglio comunale che abbandonare a se stessi lavoratori e famiglie senza alcuna prospettiva crea un disagio sociale che potrebbe spingere i disoccupati a trovare dubbie scappatoie per campare.
"Il mancato rinnovo del contratto è forse la via più semplice per l'amministrazione che non vuole attivarsi per trovare soluzioni – ha commentato Piergiorgio Piu, Segretario UGL Cagliari – ma non certo la più economica. I lavoratori e le loro famiglie avranno ben presto necessità di ammortizzatori sociali, supporti per il pagamento del canone di affitto, sussidio di disoccupazione. In breve andranno a costare di più, senza produrre. Stabilizzarli con contratto regolare invece costerebbe meno e diverrebbe una garanzia di benessere per loro e per la società che non li avrà a carico. La soluzione trovata in questi anni con le agenzie interinali è stata più costosa e a eliminato qualsiasi forma di rivalsa per i lavoratori".
"Non è stato il comportamento più rispettabile per un'amministrazione comunale - ha concluso Piu - quello di mantenere precari 90 lavoratori per dieci anni, per poi esser lasciati in mezzo alla strada da un Consiglio Comunale che li rappresenta senza nemmeno un dibattito che dimostri di aver a cuore il loro futuro". Com.