Sono state presentate ieri mattina al Mef di Via XX Settembre a Roma, le firme raccolte con il Tour pro-Zfu di gennaio scorso, a sostegno e sollecito della emissione dei tanto attesi decreti attuativi per la Legge sulle Zone Franche Urbane in Italia (Legge 244/07), che potranno consentire finalmente l’erogazione dei fondi individuati e destinati alle città sedi di zona franca da investire nello sviluppo e nella crescita economica ed occupazionale di quei territori.
Ad apertura della consegna al Ministero competente delle numerose sottoscrizioni, al quale ero presente come promotrice di importanti mozioni e interrogazioni a favore delle Zfu presso il Parlamento, si è svolto un incontro riepilogativo di quanto finora fatto e su quanto ancora da fare su tale irrimandabile questione cui hanno preso parte i vari rappresentanti delle diverse realtà in causa. Un’importante occasione di partecipazione democratica, trasversalmente condivisa dai vari soggetti, per un’iniziativa che ha come scopo collettivo la posta in essere sul campo delle potenzialità di sviluppo, crescita e innovazione insite nelle Zfu del territorio italiano.
L’obiettivo è quello di sensibilizzare il governo che la sottoscrizione dei D.A., in termini di crescita, occupazione e sviluppo è ormai un atto di responsabilità non più rinviabile.
Nasce ieri anche l’associazione Zfu - Zona Franca Italia con lo scopo di divulgare in tutto il territorio nazionale la legge sulle Zone Franche Urbane ad una platea di utenti il più vasta possibile e assistere le imprese locali nella delicata fase di costituzione e decollo dell’attività, nell’ottica e nell’orbita delle agevolazioni e degli sgravi resi possibili dalla legislazione in materia di Zfu.
Occorre che si sostengano quelle amministrazioni che non hanno ancora stilato un programma effettivo per la realizzazione delle Zfu nelle proprie città, nell’adoperarsi per promuovere la loro fattibilità, anche mediante l’individuazione mirata e cosciente delle potenzialità economiche locali; il tutto, con l’attivazione di sportelli informativi e centri di assistenza nei processi di informazione-formazione, con il supporto alla creazione d’impresa e l’elaborazione di un censimento dei disoccupati residenti nella Zfu di appartenenza e dei lavoratori in cerca di prima occupazione per la ricostruzione di un intero sistema di produzione e consumo non solo del posto.
Importanti i rapporti costruttivi e collaborativi anche con le Zone Franche Internazionali, modelli da cui prender spunto per crescere e realtà già in essere con risultati positivi da tempo sotto gli occhi di tutti; il dato, palesemente incontrovertibile, paracadute di una sperimentazione più che riuscita, non può essere ignorato. Red-com