Un piano per il lavoro capace non soltanto di far fronte alle emergenze, ma di incentivare e salvaguardare le realtà occupazionali consolidate. E’ l’obiettivo che la Giunta regionale e le segretarie regionali di Cgil, Cisl e Uil vogliono perseguire nella definizione degli interventi che, come previsto dalla legge Finanziaria appena varata, devono rispondere ai bisogni generati dalla crisi economica e sociale. Viene così dato nuovo e deciso impulso al processo intrapreso con il patto per lo sviluppo siglato lo scorso giugno.
Non si tratta di una mero intendimento: al tavolo coi sindacati, interlocutori del Presidente della Regione Ugo Cappellacci e dell’assessore del Lavoro Franco Manca nell’incontro svoltosi a Villa Devoto, si sono forniti indirizzi e schede tecniche a loro supporto. Si tratta di dati concreti da cui partire per riempire di contenuti, attraverso il dialogo sociale cui si è dato vita, un piano straordinario per il lavoro che possa, in tempi strettissimi, essere definito e concretamente avviato. L’ammontare delle risorse disponibili per tutte le azioni previste (comprensive delle risorse contenute in Finanziaria, assicurate dal Fondo sociale europeo e messe in campo dalla Regione) è pari a 200 milioni di euro. Investimenti che dovranno essere gestiti nell’ottica della pluriennalità, poiché riferiti al quadriennio 2011 – 2015.
Il tavolo sui temi del lavoro è aggiornato a giovedì 24 febbraio, alle ore 12. Nel pomeriggio (a partire dalle 15) saranno istituiti quattro tavoli tematici, in seno ai quali si discuterà di sanità, infrastrutture e politiche di coesione, contrasto della crisi e politiche industriali, riforma della Regione e rapporti Stato-Regione.
Nel frattempo il Presidente della Regione si è attivato per l’apertura del tavolo Governo-Regione sulla “vertenza Sardegna” e sulla prosecuzione degli incontri con le principali istituzioni dell’Unione Europea. Red