L'Inter, come di consueto, va in campo per vincere; possibilmente su tutti i fronti. In attesa di tornare a calcare i prati della Champions League, lo fa contro il Cagliari, in campionato, assottigliando a soli due punti ' per una manciata di ore e con una rete contestata di Ranocchia ' il divario dal Milan capolista, atteso dal Chievo nella `fatal Verona'. Per continuare ad accarezzare il sogno 'remuntada', l'allenatore nerazzurro non abbandona la strada del 4-3-1-2, rimescolando pero' un po' le sue carte.
A riposo Sneijder, nemmeno convocato come Lucio, il tecnico brasiliano sceglie di non spremere troppo i `senatori', Cambiasso e Stankovic, fatti accomodare in panchina in previsione delle fatiche di Coppa con il Bayern. Al loro posto, spazio a Kharja in mediana e a Pandev, nelle vesti di trequartista, alle spalle di Eto'o e Pazzini. Speculare, sull'altro fronte, il modulo di Donadoni con Cossu a muoversi tra le linee e a inventare per il duo d'attacco Nene'-Acquafresca. A centrocampo, i piedi buoni di Lazzari a dimostrazione dell'atteggiamento `sbarazzino' di Donadoni incapace, al pari di Leonardo, di pareggiare una partita in campionato da quando e' subentrato a Bisoli sulla panchina isolana.
Osservato speciale un po' per le prove non brillanti degli ultimi tempi, un po' perche' unica spalla per Eto'o in Champions League dopo l'infortunio di Milito, Pandev si va vedere subito: nemmeno un minuto e con un sinistro velenoso impegna Agazzi. Fedeli agli spartiti dei loro tecnici Inter e Cagliari non lesinano gli sforzi. In un amen ci provano Lazzari, Cossu e ancora Pandev. Come ormai tradizione dall'arrivo di Leonardo sulla sponda nerazzurra del Naviglio, al Meazza [ tutto un fuoco d'artificio. Nagatomo divora la fascia sinistra, Maicon scorazza a piacimento su quella di destra. In un festival di occasioni su entrambi i fronti, il primo assolo e' di Ranocchia che segna su tiro di Kharja ribattuto da Agazzi.
Rete importante e discussa: sulla deviazione del portiere lo stesso Ranocchia e Thiago Motta si trovano in dubbia posizione, scatenando le ire della difesa cagliaritana che vorrebbe il fuorigioco. Libere da tatticismi esasperati, le due squadre si fronteggiano spavalde. In una comune rumba organizzata, rossoblù e nerazzurri ' più pungenti con le fiondate in avanti di Pazzini e Eto' ben supportati da Pandev - non fanno mancare corsa e polmoni; 'vendemmiano' angoli e regalano un allegro sabato sera al Meazza. Non sarà lo spettacolo offerto a Londra da Barcellona e Arsenal ma le due compagni, corte e compatte, leste a sfruttare le fasce, mettono in scena, nella prima parte della gara, una contesa brillante con diverse occasioni da rete e un buon palleggio.
Sul versante interista, va in scena pure la crescita costante di Ranocchia, puntuale nelle chiusure e sempre più a suo agio nella retroguardia dei campioni d'Italia e d'Europa. Vivaci nel primo tempo, i nerazzurri ' forse distratti, inconsciamente, dal prossimo impegno di Coppa 'subiscono, nella ripresa, la veemenza del Cagliari. Nella parte centrale della frazione, gli isolani cingono d'assedio l'Inter, costretta alle barricate e assediata nella sua area. Il fortino, guidato da Ranocchia e Zanetti, ma per lunghi tratti c'è tutta la Milano neroazzurra a proteggere Julio Cesar resiste agli urti delle folate sarde, guardate da lontano da un Agazzi, sostanzialmente inoperoso. Il fortino regge e regala tre punti. Ma contro il Bayern ci vorrà ben altro.