“E’ bizzarro leggere che il Preside della facoltà di Medicina dell’Università di Sassari si chieda che fine abbiano fatto i 120 milioni di euro, a suo dire, deliberati dalla Giunta Soru. In realtà, si tratta di finanziamenti virtuali che, come i vertici dell’Università dovrebbero ben sapere, evitando di sollevare polemiche inutili, non sono mai stati nella disponibilità della Regione.” Lo ha detto l’assessore della Sanità, Antonello Liori, rispondendo alle dichiarazioni di Giuseppe Madeddu, preside della facoltà dell’Ateneo sassarese, in occasione dell’incontro con la Commissione sanità della Provincia di Sassari.
“60 milioni di euro appartenevano allo stanziamento dei fondi Fas, che poi lo Stato ha deciso di dirottare per i lavori del dopo terremoto in Abruzzo - ha ricordato l’assessore Liori - Mentre, gli altri 60 milioni non sono mai esistiti, se non in una delibera programmatica, scritta nell’era Dirindin senza alcuna copertura finanziaria, come già aveva evidenziato Renato Mura, allora direttore generale della Azienda universitaria di Sassari. Si trattava di un deliberato dal forte significato politico, prettamente elettorale. Infatti, i lavori per l’ospedale dell’Aou, nonostante la progettazione sia stata conclusa nel marzo 2009, non sono mai iniziati, proprio per l’inesistenza di questi fondi.”
“Quanto all’atto aziendale - ha concluso Liori - non si può procedere finché non ci saranno le linee guida ministeriali per i protocolli di intesa che a breve saranno emanate, perciò non si tratta di un procedimento che dipende dalla volontà della Regione. Oltretutto, come il Preside dovrebbe sapere, l’Atto è competenza esclusiva dei direttori generali e quindi non può essere emanato dai Commissari attualmente in carica. Inevitabilmente, senza Atto aziendale non ha alcun senso la nomina dell’Organo di indirizzo, che sarà chiamato ad attuare le modifiche previste nell’Atto stesso. Infine, pur gradendo i preziosi consigli sull’ipotesi di unica Azienda sanitaria, è bene ricordare che su questo tema è il Consiglio regionale ad essere sovrano”. Red