La Commissione d’inchiesta sulla mancata applicazione delle leggi regionali, presieduta da Luciano Uras (Comunisti –
Sono finite sotto esame soprattutto alcune norme per il cinema e lo spettacolo. In particolare, per la legge 15/2006 (Sviluppo del cinema in Sardegna), l’esponente della Giunta ha ammesso che l’attuazione si è scontrata con difficoltà oggettive per la scrittura di alcuni articoli o perché non si e’ creduto in fondo alla opportunità di creare un indotto economico per l’isola: “Con
Un’altra legge “in difficoltà” è la 18/2006, Disciplina delle attività di spettacolo: “Vogliamo riscrivere meglio i criteri di iscrizione al Registro regionale - ha detto Milia – Secondo me non viene garantita la professionalità di chi si voleva tutelare. Troppi dopolavoristi e troppi improvvisati hanno avuto accesso alle risorse per una normativa non troppo chiara”. Per contenere alcuni recenti tagli in Bilancio, ha aggiunto di aver chiesto all’Assessore alla Programmazione Giorgio
Per quanto riguarda lo sport, l’assessore ha evidenziato la necessità di monitorare gli enti di promozione che ricevono più fondi regionali delle federazioni, perché hanno un numero maggiore di tesserati favorito dall’apertura di circoli ricreativi.
Rispondendo a molte domande dei commissari, Milia ha ammesso la necessità di stabilire delle priorità in un momento nel quale le risorse non abbondano e si è augurato una erogazione più veloce dei contributi destinati alle associazioni culturali.
Affrontando i problemi della scuola e delle Università, nel dibattito è emersa la richiesta di verificare i criteri di concessione degli assegni di merito e del fitto casa concesso agli studenti per frequentare facoltà fuori dalla Sardegna (si rischia di depotenziare gli atenei isolani spingendo i giovani ad andare via) e di controllare il sistema della riduzione delle tasse d’iscrizione in base al reddito (per non favorire eventuali furbizie).