Colpi d'arma da fuoco sono stati uditi a Tripoli nel distretto di Tajoura, dove alcune centinaia di dimostranti anti-governativi stanno manifestando chiedendo la fine del regime. La polizia ha lanciato lacrimogeni, si sono sentiti degli spari e la folla si e' dispersa. Quattordici fuoristrada che trasportano uomini delle forze di sicurezza sono arrivati nel luogo della manifestazione.
Le truppe leali a Muammar Gheddafi hanno ucciso due rivoltosi e ne hanno ferito venti ad Al Zawiyah, a ovest di Tripoli. Lo ha riferito Al Kazira. Secondo un testimone i militari governativi hanno sparato anche sulle ambulanze per impedire l'evacuazione dei feriti e hanno minacciato la popolazione di compiere rappresaglie casa per casa.
Secondo Al Arabiya l'obiettivo dell'attacco era una delle installazioni petrolifere del
terminal che si trova 200 chilometri a ovest di Bengasi, il cui controllo è fondamentale per l'erogazione dell'energia elettrica nella parte del Paese in mano ai rivoltosi.
Raid aerei delle forze governative sono in corso anche a Misurata, città ad est di Tripoli in mano agli insorti, stando a messaggi inviati via twitter al sito online di al Jazira. La notizia non è confermata da altre fonti. "I jet militari stanno colpendo i civili, la mia famiglia li sta sentendo", è scritto in un messaggio.
"Non credo che l'opzione militare sia da considerare con leggerezza", insiste il ministro degli Esteri Franco Frattini, intervistato da Radio 24, rispondendo
ad una domanda su un eventuale aermato militare in Libia. "Abbiamo sentito le parole molto chiare della Lega Araba, secondo la quale gli occidentali non devono entrare in Libia con le forze armate. Solo chi non conosce il mondo arabo - ha
ammonito il ministro - puo' parlare con leggerezza di un intervento nel cuore del mondo arabo da parte di militari occidentali".
Centinaia di combattenti della comunita' tuareg del Mali si sono uniti alle forze fedeli al colonnello Muammar Gheddafi in Libia, secondo quanto detto alla Bbc da una fonte ufficiale della regione di Kidal, nel Mali settentrionale. Secondo la fonte, nell'ultima settimana almeno 200-300 giovani tuareg hanno lasciato il loro paese per unirsi ai mercenari che combattono i rivoltosi in Libia.
Questi miliziani sarebbero stati pagati centinaia di dollari. Diverse fonte hanno riportato che Gheddafi ha fatto ricorso ai mercenari per fermare la rivolta in particolare nella Cirenaica, dove diverse citta' sono cadute nelle mani dei rivoltosi.