Il parlamentale del Pdl e membro della commissione Cultura alla Camera, Bruno Murgia, all'ulteriore taglio di 27 milioni ai danni del Fondo unico per lo spettacolo (Fus), che dai 258 milioni stanziati per quest'anno scende a 231 (nel 2009 era 457 milioni), ha affermato: "Ho fatto il relatore in commissione Cultura di alcuni provvedimenti economici del governo e conosco bene numeri e cifre della cultura italiana".
"Se è stato giusto riformare e razionalizzare i fondi per gli Enti lirici, credo - ha proseguito Murgia - che almeno il Fus debba avere delle dotazioni tali da poter programmare tutte le importanti attività che danno lustro all'Italia e che rappresentano buona occupazione per centinaia di lavoratori specializzati. Non stiamo parlando di cifre colossali, ma della possibilità di contare almeno su 350 milioni. Oggi così non è, ed è senz'altro un errore di prospettiva. Ecco perché siamo, come il ministro Bondi, preoccupati e sorpresi per la nuovi stretta di 27 milioni al fondo per lo spettacolo. Dire che tanto "la cultura è di sinistra" non aiuta a costruire e supportare le idee e i sistemi di gestione alternativi".
Già nei giorni scorsi Murgia aveva annunciato due interrogazioni per chiedere conto dei tagli che rischiano di far scomparire il Festival della letteratura di Mantova e il marchio audiovisivo Cinecittà Luce. Red.