Un detenuto del carcere di Bad’e Carros, dopo anni di inutili richieste e nonostante il parere concorde degli specialisti del reparto di otorinolaringoiatria e dei medici dell’area sanitaria dell’Istituto Penitenziario sulla gravità del male e l’urgenza di un intervento chirurgico, si è rivolto con un esposto-denuncia al Procuratore della Repubblica di Nuoro perché possa essere ricoverato e sottoposto all’operazione al setto nasale ed alla gola che gli consenta di migliorare la respirazione in modo da evitare pericolose apnee notturne. Lo rende noto Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione Socialismo Diritti Riforme, alla quale si è rivolta Agostino Murru 55 anni di Guasila (Cagliari) convinto di essere vittima-protagonista di un clamoroso caso di violazione del diritto alla salute.
Sofferente di gravi patologie psico-fisiche che impongono l’assunzione quotidiana di diversi farmaci, Agostino Murru afferma che, oltre tre anni fa, l’otorinolaringoiatra dell’Ospedale Zonchello di Nuoro richiese un intervento chirurgico per contrastare – come ha scritto in un’accorata lettera all’associazione “Socialismo Diritti Riforme” – una pericolosa apnea notturna e ridurre un’estrema difficoltà respiratoria. “La gravità delle condizioni e il pericolo di non svegliarmi una mattina – precisa nella missiva – mi è stata rappresentata anche dal Dirigente dell’area sanitaria dell’Istituto e da altri medici dell’ospedale. Le mie insistenze, alcune visite nel reparto ospedaliero ed il calo di ben otto chili che mi era stato suggerito, non hanno sortito alcun effetto: cioè il ricovero e l’intervento. Anzi il 9 febbraio scorso, il dirigente sanitario mi ha comunicato che non sarei stato operato e che mi sarebbero stati forniti dall’ASL un apparecchio e una mascherina che mi avrebbe consentito di respirare durante la notte. Questa – conclude Agostino Murru la conclusione cui sono giunti dopo anni da parte mia di angosciosa attesa”
Nell’esposto-denuncia il cittadino detenuto chiede che vengano accertate responsabilità penali per omissione di assistenza sanitaria e, presa visione della cartella clinica, di disporre il ricovero e l’operazione chirurgica di cui ha bisogno con urgenza. Precisa inoltre che il rifiuto dell’intervento è stato formalizzato senza neanche un ulteriore controllo sulle attuali condizioni in quanto l’ultima visita risale alla scorsa estate
“La denuncia di Agostino Murru – sottolinea Maria Grazia Caligaris – è un’ulteriore conferma che alla condanna di privazione della libertà troppo spesso si aggiunge una sofferenza che nessun giudice ha inflitto, e ciò nonostante le sentenze della Cassazione, una dei giorni scorsi, diano la preminenza allo stato di salute. Ribadisce inoltre l’urgenza che la sanità penitenziaria entri con apposite caratteristiche nell’ambito del servizio sanitario regionale per garantire un diritto fondamentale”. Red