Il Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Luca Murgianu, questa mattina ha scritto al Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e all'Assessore all'Urbanistica, Nicolò Rassu, per chiedere ufficialmente una proroga di nove mesi del cosiddetto "Piano Casa".
"Le imprese sarde del "Sistema Casa" e gli addetti ai lavori, ora più che mai, meritano un sostegno concreto senza che questo abbia ricadute negative nel Bilancio Regionale – ha affermato il Presidente di Confartigianato Sardegna - per questo, al Presidente della Regione e all'Assessore all'Urbanistica, abbiamo indirizzato una lettera per chiedere, in modo ufficiale, il prolungamento del periodo di presentazione delle domande al 31 dicembre 2011".
"Considerando che la scadenza è prevista per la fine di aprile – continua Murgianu - si tratterebbe di accettare le domande per altri nove mesi permettendo così alle imprese di riavviare l'attività edilizia, difendere l'occupazione, migliorare la sicurezza degli edifici e promuovere tecniche costruttive sostenibili, il tutto all'insegna della semplificazione legislativa".
Ad oggi sono otto le regioni che hanno modificato e prorogato le proprie leggi sul "Piano Casa": Liguria, Piemonte, Toscana, Umbria, Marche, Campania, Puglia e Calabria.
"Abbiamo voluto scrivere al Presidente e all'Assessore – ha poi sottolienato il Presidente dell'Associazione Artigiana – perché crediamo sia necessario attivare tutte le leve economiche in grado di sostenere imprese, occupazione e investimenti, soprattutto nel "Sistema Casa", e perché, proprio in queste ultime settimane, le nostre imprese stanno ricevendo un numero sempre crescente di domande per ampliamenti e riedificazioni relativi alla legge regionale 23 ottobre 2009".
Confartigianato Imprese Sardegna , nella missiva al Presidente Cappellacci e all'Assessore Rassu, sottolinea come "nonostante la Regione Sardegna, le Associazioni di Categoria e le Imprese avessero fatto affidamento sul cosiddetto "Piano Casa" per rilanciare il comparto, la sua applicazione e i risultati conseguenti non possono dirsi sufficienti".
"Il ritardo nella diffusione della conoscenza delle norme fra cittadini, imprese e progettisti, le difficoltà e i dubbi d'interpretazione, che hanno determinato anche l'emanazione di più circolari esplicative, la stretta creditizia che ha ristretto le possibilità d'intervento da parte degli utenti finali, hanno infatti impedito - si legge di seguito - a tutti i soggetti effettivamente interessati di prepararsi per tempo a cogliere tale occasione".
In conclusione Confartigianato Imprese Sardegna ha chiesto ufficialmente "un prolungamento fino al 31 dicembre 2011 del periodo di presentazione delle domande relative all’applicazione della legge". Com.