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Il presidente Russo Medvedev annuncia: il Colonnello e la sua famiglia non potranno entrare in Russia

In Libia si continua a combattere. E se la situazione sul campo sembra volgere a favore delle truppe del regime di Muammar Gheddafi, non così avviene sul campo diplomatico. Anche il presidente russo Dmitri Medvedev ha annunciato oggi che il leader libico Muammar Gheddafi e la sua famiglia non potranno entrare in Russia e che sarà bandita la possibilità di condurre operazioni finanziarie libiche in territorio russo.

Dal punto di vista militare la tv di stato libica ha mostratole immagini della città di Brega riconquistata dalle brigate fedeli al Colonnello. L'emittente ha mostrato le immagini delle strade della città portuale della Cirenaica ed intervistato diverse persone della zona. In sovraimpressione è apparsa la scritta «immagini di Brega liberata dalle bande di terroristi di Al-Qaeda». Una riconquista quella di Brega che è contestata dagli insorti che sostengono di controllare ancora la città portuale. L'esponente dell'opposizione ha quindi escluso che le truppe fedeli a Gheddafi riconquistino a breve Bengasi, ma al tempo stesso ha chiesto che l'Onu si attivi per aiutare gli insorti. Mentre il Consiglio nazionale transitorio costituito a Bengasi chiede una no-fly zone ma esclude l'ingresso di truppe di terra, per Hali Shalluf, leader del Partito per la giustizia e la democrazia, è necessario anche questo tipo di intervento e un rappresentante del Consiglio, Mahmoud Jibril, ne parlerá con il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton a Parigi.

L'emittente araba Al Jazeera dà la notizia di forti bombardamenti in corso ad Al Ajabidiya. Domenica, al grido di «Allah O Akbar», decine di ribelli avevano lasciato Brega portando con sè le batterie anti-aeree in direzione di Ajdabiya, nodo di comunicazione 80 km più a est verso Bengasi. Domenica poi il comandante militare degli insorti, il generale Abdel Fattah Yunis, ha ribadito l'intenzione di difendere la città fino alla fine. Ajdabiya, ha detto, è una città «vitale»

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