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L’Assessorato alla Pianificazione dei Servizi, servizio Igiene del Suolo, prosegue il programma per la salvaguardia della pulizia della città.

Negli ultimi tre mesi, e per i prossimi tre, nel mirino del Comune, le discariche abusive di rifiuti che sorgono in tutto il territorio cagliaritano.

Il tutto grazie a un progetto che coinvolge due aziende che nei prossimi mesi si occuperanno di eliminare tutte le discariche presenti nel territorio. Le due ditte che hanno vinto il bando, la Cosir e la Verdevita, si occupano rispettivamente di ripulire le aree private e quelle comunali. Nel primo caso, dopo aver ricevuto una segnalazione da parte di cittadini o da parte dei tecnici comunali, si procede a rintracciare il proprietario e intimare la pulizia dell’area. Se entro una data specifica la pulizia non è stata compiuta, ci pensa la ditta Cosir e rimuovere i rifiuti e ripristinare l’area. Procedura diversa e immediata per le aree comunali. La ditta Verdevita bonifica l’area identificata e nel caso fosse utile impedirne l’accesso per scongiurare il riformarsi di una discarica abusiva, la ditta procede alla recinzione dell’area.

Dallo scorso novembre sono state in tutto 9 le aree comunali bonificate, per un totale di circa 4 ettari di superficie. Monte Urpinu, via Del Commercio e la zona di Giorgino che si estende tra la statale e l’ex carcere minorile: sono gli esempi più importanti. 

Dal mese di febbraio, invece, gli spazi privati in cui il Comune è intervenuto sono circa 30 e ricadono prevalentemente nei quartieri di Pirri, Sant’Avendrace e Is Mirrionis con aree anche che si affacciano su viale Monastir.

“Oltre a far monitorare dalla Polizia municipale – sezione Vigilanza ambientale - le aree più a rischio per la formazione delle discariche, adesso procediamo anche alla loro bonifica”, spiega l’assessore Giovanni Giagoni: “Se sanzionare chi abbandona i rifiuti per strada è utile, lo è altrettanto ripulire le zone che sorgono nel territorio, anche in pieno centro abitato, dove gli incivili buttano i propri rifiuti”. Vere discariche abusive prescelte da chi, piuttosto che fare una telefonata gratuita e attendere tra le mura domestiche il ritiro, anch’esso gratuito, dei rifiuti ingombranti, non vuole seguire le regole. “Di solito rifiuto chiama rifiuto e gli abitanti incivili preferiscono lasciare i propri scarti laddove ne vedono degli altri”, prosegue Giagoni: “Anche per questo è fondamentale ripulire le zone abbandonate: per scongiurare il fenomeno imitativo”. Ma il progetto prevede anche la pulizia di aree inutilizzate: “Stiamo finendo i lavori di bonifica  nella zona di Giorgino che purtroppo, nonostante la sua bellezza, è lontana da occhi indiscreti e per questo più facile da trasformare in discarica”, conclude Giagoni: “Dove è possibile sistemiamo delle barriere in cemento per impedire l’accesso alle aree, ma non sempre è possibile perché anche le bellezze naturali vanno salvaguardate”.  Red-com

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