Si è incentrata sulle procedure di stabilizzazione di personale l’audizione del commissario dell’Agris, Efisio Floris, davanti alla Commissione d’inchiesta del Consiglio regionale sulla mancata applicazione delle leggi, presieduta da Luciano Uras (Comunisti – La Sinistra Sarda). Floris ha spiegato che per accogliere nuovi dipendenti occorre che abbiano il titolo, che abbiano il profilo giusto per le mansioni richieste dall’agenzia agricola e, soprattutto, che ci sia la disponibilità finanziaria per pagare gli stipendi. Pertanto, In base al tipo di richieste ricevute e a causa dei tagli alla spesa, nessun lavoratore è stato stabilizzato.
Sollecitato dal capogruppo Idv Adriano Salis sul perché Agris parallelamente faccia delle assunzioni a tempo senza privilegiare chi potrebbe essere stabilizzato, Floris ha chiarito: “Abbiamo sempre rispettato il limite del 3% di personale avventizio con contratto trimestrale. Possiamo assumere sette operai all’anno per specifiche mansioni ma non li scegliamo noi. Ce li manda l’ufficio provinciale per l’impiego”. Discorso simile, perché da non legare la discorso delle eventuali stabilizzazioni, il commissario dell’Agris l’ha fatto per il coinvolgimento di collaboratori a progetto, di borsisti e, in generale, di personale ausiliario: “Non è finanziato con il bilancio dell’agenzia”. Infine, Floris si e’ rammaricato di non poter sfruttare l’esperienza maturata in Agris, ad esempio, dai borsisti: “In molti insieme a noi sono rimasti anche per 24 mesi. Sarebbe stato comodo prendere loro, ma non è possibile”. Red