La presidente Lombardo ha dato la parola a Mario Diana (capogruppo Pdl), il quale ha ricordato ai colleghi che questa mozione era stata sottoscritta da quasi tutti i consiglieri, tranne l’on. Claudia Zuncheddu. L’esponente del Pdl si è mostrato meravigliato per gli interventi degli esponenti degli altri partiti della coalizione che ha definito “demagogici”. “Il Pdl ha condiviso questa mozione che doveva sostenere le giuste rivendicazioni dei lavoratori dell’Eurallumina e per essere presenti, al fianco dei lavoratori, nell’incontro che si terrà a Roma”. Il capogruppo del Pdl è stato molto critico nei confronti dei colleghi della maggioranza intervenuti prima di lui: “Se si approfitta di questa seduta per dire quello che non ha il coraggio di dire in altre sedi non va bene. Su questa vertenza la Regione Sardegna può intervenire soltanto politicamente e lo sta facendo. E molto comodo essere eletti in maggioranza e criticare sempre il lavoro della Giunta. Ci si può differenziare, certo, ma finora non ho sentito una proposta se non quella di Steri”. Diana ha poi proseguito esigendo rispetto da parte dei colleghi per il primo partito di maggioranza, lamentandosi degli attacchi continui da parte degli alleati.
Per Mario Bruno (capogruppo del Pd) “l’inganno e la demagogia è da attribuire al presidente del Consiglio dei Ministri” e agli annunci da lui fatti nel 2009. L’esponente dell’opposizione ha poi attaccato la Giunta regionale evidenziando in primo luogo l’assenza del capo dell’Esecutivo: “Non è una Giunta distratta è assente e vuota. Avevamo chiesto al presidente Cappellacci, con questa mozione, che la vertenza dell’Eurallumina fosse trattata come una vertenza di serie A. Avevamo detto che non volevamo un altro appuntamento mancato come sembrerebbe quello previsto per il 31 marzo”. L’on. Bruno ha poi condiviso le accuse al governo centrale mosse dall’on. Capelli sui fondi Fas, sulla vertenza Entrate, sull’industria e sulla Sassari-Olbia. “Vi proponiamo una sessione straordinaria per parlare di un nuovo modello di sviluppo per la Sardegna. Non avete neanche un’idea – ha affermato rivolgendosi alla maggioranza – siete il vuoto più assoluto, siete il peggior governo che Sardegna abbia mai avuto”. Il capogruppo del Pd si è poi rivolto alla presidente Claudia Lombardo: “Noi il 31 marzo saremo a Roma e vorremo presidente Lombardo che il Consiglio regionale fosse a fianco ai lavoratori a Roma in questa vertenza così importante. L’Eurallumina, ma la Sardegna, non può essere una vertenza di serie B”.
È poi intervenuto l’assessore regionale dell’Industria, Oscar Cherchi, che ha portato all’Aula le scuse del presidente della Giunta, Ugo Cappellacci per la sua assenza, dovuta a uno stato influenzale “con una probabile intossicazione”. Cherchi ha fatto appello all’unità del Consiglio, secondo lui dimostrata dall’unità della mozione, scaturita dall’intenzione comune di “unire le forze per riuscire ad ottenere un risultato migliore” e ha domandato all’Aula “un atto di supporto all’esecutivo, necessario per andare a Roma a risolvere il problema dell’Eurallumina”. L’assessore ha posto l’accento sul “problema dell’olio combustibile”, che vede ancora oggi il governo nazionale impegnato in un’interlocuzione con l’Eni, che potrebbe far slittare l’incontro di fine mese con il ministro dello Sviluppo economico. “Se il 31 marzo, che è la data fino ad oggi ufficiale, non dovesse essere rispettata – ha spiegato Cherchi – perché il governo nazionale ci chiede ancora del tempo per completare le interlocuzioni necessarie a trovare un accordo per abbattere il costo dell’olio combustibile, io non mi preoccuperei perché il nostro impegno è arrivare a Roma uniti e compatti”. Riguardo al rispetto del protocollo stipulato il 27 marzo 2009 tra il governo nazionale e l’azienda, Cherchi ha precisato che il suo assessorato ha costituito un tavolo con i sindacati e l’azienda per trovare le adeguate soluzioni tecniche per verificare “se sia compatibile con le disposizioni comunitarie, perché questo è il problema del contenuto di quegli accordi”. Ha concluso il suo intervento precisando di volere andare a Roma con un “documento che dimostri che la Regione ha fatto tutti i passi necessari. Per noi è fondamentale – ha chiarito - che Giunta, Consiglio, presidente e parlamentari sardi possano, davanti al ministero dello Sviluppo economico, far trovare luce a questa vertenza”.
Luciano Uras (Sel-Comunisti-Indipendentistas) ha ribadito che quando è stata convocata la conferenza dei capigruppo, “per definire l’atteggiamento del Consiglio in ordine a questa vertenza ci siamo posti il problema di chiedere al presidente della Regione se avesse concordato con il ministero una data precisa per la convocazione delle parti, che avevano come oggetto, uno soltanto, quello di dare piena attuazione al protocollo d’intesa già stipulato tra Regione, sindacati e governo per il riavvio degli impianti con combustibile a prezzi vantaggiosi”. Secondo Uras l’ipotesi che la data dell’incontro con il ministro Romani slitti a dopo il 31 marzo come recita la mozione pone il problema di comprendere se i sardi “abbiano qualche voce in capitolo, se contino qualcosa. È molto difficile – ha continuato - mantenere uno spirito unitario quando chi si assume impegni già sottoscritti ci dà questi schiaffi”. Ha quindi precisato che se dovessero sorgere dei problemi con l’Unione Europea spetterà al presidente del Consiglio dei ministri “assumere lo stesso tono che ha assunto in altre circostanze”, come nel caso della politica estera e per tutela l’agricoltura del nord Italia. “Non possiamo essere indulgenti nei confronti del governo nazionale – ha concluso - perché chiediamo non di non essere lavoratori di serie b dentro la vertenza industriale, ma di non essere una regione di serie b, dove ci relega sistematicamente questo governo”.
Parlando per dichiarazione di voto, il capogruppo dell’Idv Adriano Salis ha annunciato il voto favorevole alle mozione sull’Eurallumina, “nel metodo e nel merito”. Tuttavia, ha precisato Salis, “non ci fidiamo del governo, non ci fidiamo dei continui stop e go di questa vertenza, aperta da troppo tempo senza risposte chiare e definitive”. Il capogruppo dell’Idv, infine, ha auspicato che la data del 31 marzo per il vertice al Ministero dello sviluppo economico sia confermata e che, per quella data, “ci sia a Roma tutto il consiglio regionale”.
Voto favorevole anche da parte del Psd’Az, annunciato da Paolo Luigi Dessì, che ha polemizzato nei confronti del capogruppo del Pdl Mario Diana. “Non siamo distratti e non facciamo demagogia-ha affermato-abbiamo chiesto una riflessione in materia di rilancio dell’azione politica e programmatica del governo regionale. C’è però, ed è sbagliato negarlo, il problema di una macchina amministrativa che non funziona e si rivela lontana dalle esigenze dei comuni”. Probabilmente è vero che il governo ci considera di serie B-ha concluso Dessì-ed è proprio per questo che ci vuole più forza e più autonomia.
Roberto Capelli (Gruppo misto) nell’annunciare il proprio voto a favore della mozione, ha voluto sottolineare la propria contrarietà alle posizioni della maggioranza: “Una maggioranza che non ha tenuto fede agli impegni presi quando è stato mandato via Soru, ma anzi ha fatto peggio”.
Anche Pietro Cocco (Pd) ha espresso voto favorevole e ha voluto rimarcare l’insoddisfazione per la replica dell’assessore Cherchi. “Noi saremo a Roma con i lavoratori e invito anche l’assessore Cherchi e il presidente Cappellacci a partecipare, l’aula deve essere compatta nel sostenere tutte le battaglie difendendo i nostri diritti e gli impegni a favore dell’industria”.
Giorgio Locci (Pdl) ha annunciato il suo voto favorevole alla mozione, rimarcando la sua delusione sulla discussione di oggi: “Abbiamo perso un’altra occasione per essere uniti di fronte a un problema che tocca una fetta di Sardegna che soffre e che vuole posizioni propositive. Ho assistito al classico gioco delle parti, al teatrino della politica. Abbiamo dato un’immagine di serie B di tutto il Consiglio regionale, abbarbicato su posizioni partitiche di retroguardia. Dovremmo avere una posizione bipartisan su quello che è un problema di politica estera”.
Claudia Zuncheddu (Sinistra ecologia e libertà – Comunisti – Indipendentistas) è intervenuta per dichiarazioni di voto. “Io mi asterrò, ma sarò presente a Roma a sostegno di un piano occupazionale serio, non legato a un modello di industria ornai tramontato”. Poi rivolgendosi all’on. Mario Diana, in riferimento al suo intervento, gli ha consigliato “esercizi di rispetto per la libera circolazione delle idee”.
Il voto favorevole alla mozione 116 è stato annunciato da Carlo Sechi (Sinistra ecologia e libertà – Comunisti – Indipendentistas). “Saremo a Roma per difendere un’idea, per tenere alta l’attenzione su una vertenza che dura da troppo tempo. Davanti al dramma dei lavoratori, insieme ai sindacati, dobbiamo tenere alta l’attenzione. Serve comunque – ha concluso Sechi – un progetto per il futuro e noi abbiamo le nostre proposte da fare”.
La presidente Lombardo, prima di mettere in votazione la mozione, ha chiesto all’Aula di poter votare la mozione a sostegno della vertenza dei lavoratori dell’Eurallumina che ha seguito in prima persona e a cui ha dato il suo appoggio. La mozione 116 è stata quindi approvata con 56 voti a favore e un astenuto. (segue)