L’assessore provinciale al Turismo, Piero Comandini, appresi i risultati dell’indagine condotta dall’Hotel Prince Index – "organismo di cui credo pochi conoscano l’esistenza - ha affermato l’assessore – ha richiamato tutti ad una maggiore ponderatezza e responsabilità nella diffusione di dati che rischiano di creare confusione e ingiustificato allarmismo".
"Risulterebbe ad esempio – dice l’assessore – che Villasimius è la località italiana che ha registrato il maggior aumento dei prezzi degli alberghi nel 2010, con un aumento medio dei prezzi degli hotel del 46% rispetto al 2009: in pratica è una bufala". Comandini ricorda infatti che la Legge 284 del 25 agosto 1991 stabilisce che l’unico soggetto deputato al ricevimento delle comunicazioni obbligatorie dei prezzi che i titolari delle strutture ricettive intendono applicare sui servizi offerti (prezzi delle camere) è la Provincia.
"Ora – aggiunge Comandini – considerando che le strutture per specifico disposto di legge non possono applicare prezzi superiori a quelli comunicati alla Provincia, ho fatto verificare dagli uffici il regime dei prezzi applicato negli anni citati dalla "prestigiosa" e sedicente indagine condotta dall’Hotel Prince Index. Ebbene dall'analisi compiuta dalla Provincia di Cagliari sulle principali località del territorio è emerso, ad esempio, che a Villasimius i prezzi sono diminuiti e non aumentati. Non solo, dove si sono registrati degli aumenti questi sono alquanto contenuti, sicuramente molto più limitati rispetto a quanto erroneamente divulgato".
"Il raffronto - ha chiarito l’assessore - ha preso in esame i prezzi medi per pernottamento in camera doppia del complesso degli hotel siti nei rispettivi territori comunali. Siamo stufi di indagini che dicono il falso, indagini che vanno contro il lavoro serio portato avanti dagli onesti operatori economici del nostro territorio, che hanno dato lustro alla Sardegna e hanno fatto conoscere la nostra ospitalità e le nostre strutture in tutto il mondo" .
Nel ricordare che la Provincia di Cagliari ha più volte dimostrato di voler difendere le attività economiche del territorio da strategie che cercano di penalizzare il turismo locale (cartello delle compagni di navigazione, mancanza di politiche di continuità territoriale, etc.), l’assessore Comandini ha dato mandato all’ufficio legale dell’amministrazione provinciale di verificare se sussistano gli estremi giuridici per intraprendere un’azione legale "contro gli ultimi detrattori di turno che con le loro bufale stanno condizionano negativamente il mercato del turismo nella nostra Provincia e più in generale della Sardegna, forse per cercare di dirottarlo verso mete a loro più congeniali".
"I prezzi applicati dalle strutture ricettive della Provincia di Cagliari sono pubblici e disponibili in qualsiasi momento – ha concluso l'assessore – sicuramente molto di più di quelli di una fantomatica indagine promossa da un'organizzazione che ha lanciato, per quanto ci riguarda, una notizia priva di fondamento, organizzazione alla quale chiediamo spiegazioni, soprattutto per la parte che riguarda la metodologia di rilevazione adottata". Red.