Questa mattina il Consiglio regionale ha approvato l'ordine del giorno sullo schema delle norme di attuazione dello Statuto sardo in materia di finanza regionale che contiene anche una censura politica e morale nei confronti del ministro delle Finanze Giulio Tremonti per la sua recente proposta di un regime di fiscalità di vantaggio per la città di Milano dopo averla sempre negata alla Sardegna.
Il documento è stato votato per parti su richiesta del capogruppo di Sel-Comunisti-Indipendentistas Luciano Uras.
La prima parte, sul parere favorevole, è stata approvata con 31 voti a favore, uno contrario e 25 astensioni dei gruppi di opposizione. La seconda parte, riguardante le concessioni demaniali, le accise, l'Ires e i regimi di fiscalità di vantaggio per la Sardegna, è stata approvata con 37 voti favorevoli e 25 astensioni dei consiglieri dei gruppi di opposizione.
Sessanta invece i voti a favore, e la sola astensione della presidente Lombardo, per la terza parte sulla censura nei confronti del ministro Tremonti.
I lavori sono poi proseguito con la discussione di due mozioni (la 114 e la 113), la prima presentata dal centrosinistra e la seconda firmata da Roberto Capelli e Massimo Mulas del Gruppo misto e dei consiglieri di Udc-Fli Matteo Sanna e Ignazio Artizzu, entrambe sulla nomina del commissario straordinario del Comune di Olbia Mariano Mariani.
Gian Valerio Sanna (Pd) nell'illustrare la mozione del centrosinistra ha chiesto con forza l'annullamento della delibera dell'assessore agli Enti locali, Nicolò Rassu, con la quale Mariani è stato nominato.
Anche Roberto Capelli (Gruppo misto) ha ribadito la richiesta, sottolineando l'illegittimità dell'atto: "Mariani, ex direttore generale dell'Osservatorio economico, soppresso con la Finanziaria 2011, non poteva essere inquadrato come dipendente regionale, così come previsto per i commissari straordinari, senza alcun concorso né selezione".
I consiglieri hanno sottolineato "il grave pregiudizio perpetrato nei confronti dei cittadini olbiesi con questa nomina". Red.