“La Sardegna, in nome del principio di solidarietà e in virtù della propria posizione geografica baricentrica nel Mediterraneo, ritenendo di dover esercitare un ruolo attivo dinanzi all’emergenza causata dalla crisi del Nord Africa, ha dato inizialmente la propria disponibilità a ospitare i profughi in fuga dagli scenari di guerra della Libia. Nel corso delle riunioni svolte a livello locale e nazionale, tuttavia, abbiamo chiesto che fossero rispettati due tipi di esigenze: quelle di accoglienza umanitaria da un lato e quella di sicurezza dei nostri concittadini dall'altro”.
Così il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, sul trasferimento nella città di Cagliari di circa 700 immigrati tunisini.
“Contesto la scelta di un sito non rispondente né all’una, né all’altra indicazione e, come dimostra la fuga in poche ore di circa 40 immigrati, non adeguatamente vigilato. Il rapido avvio delle procedure per la concessione del permesso temporaneo annunciato dal ministro Maroni rappresenta una svolta positiva perché, consentendo una certa libertà di movimento agli immigrati, potrebbe portare a una distribuzione più equilibrata degli stessi, sia a livello nazionale, che a livello europeo: una soluzione che sicuramente é più conforme anche alle esigenze di chi ha attraversato il mare in cerca di un percorso di vita migliore”.